Nuovi ritardi sul cantiere di viale Regione Siciliana, a Palermo. La seconda fase dei lavori doveva terminare entro la fine di giugno ma, a causa di problemi nel reperimento dei materiali, la ditta ha chiesto una proroga dei termini richiesti dal bando. Ciò con buona pace degli automobilisti che, ogni mattina, rimangono intrappolati in una prigione di traffico. Centottanta metri di cantiere iniziati a novembre 2020, i cui lavori dovevano terminare in appena due mesi. Oggi siamo arrivati a dieci volte il tempo previsto e gli interventi non sono stati ancora ultimati.
Venti mesi di lavori al tappo di viale Regione
Seconda fase dei lavori che era iniziata appunto nel mese di febbraio, in seguito al bando indetto dalla Regione Siciliana per il consolidamento del canale Mortillaro e del Passo di Rigano. Interventi che, nelle previsioni degli uffici regionali, dovevano concludersi in quattro mesi. Poi però è arrivato un nuovo imprevisto, ovvero la difficoltà di reperimento dei materiali, da parte della ditta, in seguito al conflitto ucraino. Fatto che ha condizionato, negli scorsi mesi, altri cantieri in città, come quello del collettore fognario. Per viale Regione Siciliana quindi si prospettano, ancora una volta, tempi più lunghi del previsto.
A tal proposito, dal Comune fanno sapere che “sul fronte dei lavori, l’azienda ha posto in essere i prefabbricati necessari. Rimangono da concludere gli interventi sul solaio. Dopodiche si procederà al collaudo meccanico dell’area e infine si potrà porre l’asfalto. Ultima operazione necessaria prima della riapertura. La ditta ha chiesto due mesi di proroga, ma entro fine luglio dovrebbe concludersi tutto“.
I lavori dovevano durare due mesi
L’area nei pressi di via Principe di Paternò è un cantiere dal novembre 2020, ovvero da quando si dovevano eseguire dei lavori di consolidamento sull’area del canale Mortillaro. Interventi che dovevano durare appena due mesi. Poi le prime difficoltà: un crollo nell’area al di sotto del canale Mortillaro e del Passo di Rigano, proprio dove si stavano svolgendo i lavori.
Da lì la necessità di effettuare un nuovo ciclo di cantiere, con relativi rimpalli di competenza fra Comune e Regione. Risultato: tempi allungati e primo intervento concluso addirittura dopo un anno, a dicembre 2021. Poi arrivò lo stop, in attesa che il bando proposto dall’Autorità di Bacino potesse trovare conclusione, giungendo così ai giorni nostri.
I ritardi sul cantiere
Una fase due dei lavori iniziata con qualche settimana di ritardo rispetto al previsto. La deadline per iniziare gli interventi era stata fissata per fine gennaio. Termine di cui era convinto anche il deputato nazionale del Movimento 5 Stelle Adriano Varrica, che ha seguito da vicino le vicende legate al bando sul canale Mortillaro. “La gente vuole vedere l’impresa in cantiere per recuperare un po’ di fiducia e tirare un sospiro di sollievo. Sono convinto che questo possa accadere entro la fine del mese – dichiarava l’esponente pentastellato il 21 gennaio -. Continuerò a seguire e supportare le Amministrazioni coinvolte fino alla conclusione dei lavori”.
Dichiarazione seguita, a circa due settimane di distanza, da quella del presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci. Il 4 febbraio, il governatore dichiarava: “I lavori su Viale Regione Siciliana stanno finalmente per partire. Entro la prossima settimana dovrebbero iniziare“. Ma, anche in questo caso, il termine temporale fissato non ha avuto riscontro. Interventi partiti invece a fine febbraio, con l’auspicio che si potessero concludere entro i limiti previsti. Ma ci sarà ancora da aspettare, sperando che i centottanta metri del raccordo autostradale possano tornare fruibili al più presto.
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