Il Consiglio dei ministri, su proposta del presidente Giuseppe Conte e del ministro per gli Affari regionali e le autonomie Francesco Boccia, ha approvato un decreto legislativo di attuazione dello Statuto della Sicilia recante disposizioni in materia di trasferimento di funzioni alla Regione in conformità agli articoli 19, 30, 34, 41 e 48 del decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 112. Lo si legge nel comunicato stampa del Consiglio dei Ministri emanato al termine della seduta di ieri sera.
Si tratta del decentramento di funzioni in materia di incentivi alle imprese in specifici ambiti, quali l’industria, l’energia, le miniere e le risorse geotermiche, le fiere e i mercati, l’organizzazione e la partecipazione a mostre ed esposizioni organizzate al di fuori dei confini nazionali per favorire l’incremento delle esportazioni dei prodotti locali, la promozione e il sostegno alla costituzione di consorzi (esclusi quelli a carattere multiregionale) tra piccole e medie imprese industriali, commerciali e artigiane, alla promozione ed al sostegno finanziario, tecnico-economico ed organizzativo di iniziative di investimento e di cooperazione commerciale ed industriale da parte di imprese italiane, allo sviluppo della commercializzazione nei mercati di altri Paesi dei prodotti agroalimentari locali, alla promozione ed al sostegno della costituzione di consorzi agroalimentari, alla promozione ed al sostegno della costituzione di consorzi turistico-alberghieri.
Di fatto la Regione potrà, adesso decidere autonomamente ed attuare senzal’intervento dello stato tutte le misure previste da questo decentramento e otterrà anche le relativemrisorse fino ad ora rimaste nelle casse dello Stato. Al finanziamento delle funzioni trasferite, infatti, si provvederà sulla base di criteri di riparto definiti con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri, su proposta della Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le regioni e le province autonome. Infine, si stabilisce che verranno assegnate direttamente alla Regione le quote di eventuali stanziamenti iscritti nel bilancio dello Stato, anche conseguenti ad assegnazioni dell’Unione europea, relativi alle funzioni trasferite, per la parte riferibile al territorio regionale.
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