Un omaggio al Teatro Massimo di Palermo a Federico Incardona, compositore, insegnante, vivace organizzatore e promotore culturale, prematuramente scomparso nel 2006.
Domani, sabato 15 ottobre, alle 20.30, all’interno della rassegna “Nuove musiche”, di cui l’artista ha rappresentato un punto di riferimento a Palermo, il teatro gli dedicherà l’esecuzione “Dduci”, in prima assoluta del suo Violino solo.
Una sorta di “albero genealogico” che parte da Bach, tocca il compositore del Novecento Clementi, passa da Incardona e arriva a Zambito, che fu allievo di Incardona e di Clementi e che nelle vesti di violinista è anche dedicatario di diverse opere di Incardona. Direttore Michele De Luca.
Come scrivono Stefano Lombardi Vallauri e Marco Spagnolo nell’Introduzione agli Atti del convegno palermitano del 2011 ‘Bagliori del melos estremo’, dedicato a Incardona, è a partire “dall’eredità del festival, dallo studio della musica rinascimentale e del patrimonio della musica popolare siciliana, nonché dall’incontro decisivo con Heinz-Klaus Metzger, che Incardona giunge a una sintesi della tradizione col più estremo avanguardismo, rappresentato dall’insopprimibile vocazione al canto di Sylvano Bussotti, dall’esplorazione dodecafonica di Camillo Togni, e dall’illuminante opera di azzeramento compiuta dalla musica ‘energetica’ di Franco Evangelisti”.
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