Una sola offerta presentata: questo è il verdetto del bando per affidare la progettazione esecutiva e la realizzazione delle linee A, B e C del tram di Palermo. Avviso pubblicato alla fine dello scorso anno per evitare la perdita dei finanziamenti. A portare avanti l’unica proposta messa in campo è la ATI Sis Scpa-Construcciones y Auxiliar de Ferr, un’impresa mista formata da una società piemontese e una multinazionale spagnola. Dopo la Caporetto del bando per i parcheggi d’interscambio, per la rete ferrata di Palermo è un altro campanello d’allarme. Ciò al netto del fatto che, per eseguire l’intero pacchetto di lavori, bisognerà trovare ulteriori risorse rispetto a quelle disponibili in questo momento, ovvero circa 204 milioni di euro.
Per completare le opere previste bisognerà radunare infatti una cifra intorno a 400 milioni di euro. Quasi il doppio dei fondi attualmente disponibili. I lavori sono finanziati con i fondi del Patto per il Sud, sottoscritto il 30 aprile 2016 dal Governo e dal Comune di Palermo. Parte della fornitura di materiale rotabile riceverà risorse invece dal Piano nazionale di ripresa e resilienza, meglio conosciuto come PNRR. Con le attuali risorse a disposizione, l’Amministrazione Comunale sta puntando alla realizzazione delle linee C e B, mentre sulla A servirà un ulteriore ragionamento anche in termini di percorso da seguire, vista le criticità espressa sul passaggio della suddetta tratta in via Libertà. Nel bando sono incluse anche nove vetture bidirezionali. Le procedure di appalto proseguiranno martedì prossimo con la verifica dell’offerta dell’associazione temporanea d’impresa.
La priorità dell’Amministrazione, espressa negli scorsi mesi, è relativa alla linea C, tratta che costituirà il prolungamento sostanziale della linea 3. Una sezione lunga circa otto chilometri che si muoverà lungo viale Regione Siciliana per raggiungere la stazione della metropolitana Palazzo Reale- Orleans. Al secondo posto c’è la linea B, che costituirà un ulteriore estensione dell’attuale linea 1. Prolungamento che unirà l’area della stazione Notarbartolo a via Duca della Verdura.
C’è poi da risolvere il nodo relativo alla linea A, quella più discussa a livello politico. Negli scorsi mesi infatti, si è generato un furente dibattito d’aula sull’impatto che tale struttura avrebbe avuto sull’area di via Libertà. Fatto che ha portato il Consiglio Comunale ad emendare in un primo tempo il piano triennale delle opere pubbliche, salvo poi approvarlo nella sua forma integrale nella primavera del 2022. Una linea che si estenderà per oltre undici chilometri e che dovrebbe collegare via Balsamo a via Croce Rossa. Un prolungamento della rete ferrata sulla quale, in fase di progettazione esecutiva, il Comune ha espresso l’intenzione di fare una valutazione di tutte le soluzioni migliorative all’interno del tratto di percorrenza tra piazza Antonio Mordini e Piazza Giulio Cesare.
Un avviso che segue al flop del bando per l’assegnazione dell’appalto relativo ai parcheggi d’interscambio delle future linee del tram di Palermo. Una gara, quella indetta dall’Urega, andata deserta. L’annuncio è arrivato lunedì 20 marzo fra lo stupore dell’Amministrazione Comunale. “Eppure abbiamo ricevuto numerose segnalazioni d’interesse per quanto non si siano concretizzate in offerte“, ha affermato in una nota l’assessore Maurizio Carta, annunciando l’avvio dell’iter per un nuovo bando che vada a correggere i buchi di quello precedente. Mesi persi e che di conseguenza comporteranno quindi ritardi sulla tabella di marcia prevista. Ciò con riguardo ad un’opera, come il tram, sulla quale continuano a susseguirsi problemi e polemiche.
Eppure c’è chi se lo aspettava, come il presidente di Ance Palermo Massimiliano Miconi. “Che la gara per la realizzazione dei nuovi parcheggi in città sarebbe andata deserta, lo avevamo previsto quando è stato pubblicato il bando. Non c’erano le condizioni di sostenibilità economica affinché le imprese potessero decidere di investire su queste opere. Le nostre perplessità le avevamo espresse all’amministrazione e i fatti oggi, purtroppo, ci hanno dato ragione”.
Un bando basato sulla delibera approvata il 14 ottobre scorso e relativa alla realizzazione ai parcheggi di interscambio del tram. Un progetto sul quale l’Amministrazione credeva molto, tanto da pubblicizzare il bando già nel giorno di Santo Stefano, ovvero il 26 dicembre 2022. Strutture che saranno posizionate in alcuni punti strategici della città e che serviranno a completare l’iter infrastrutturale delle linee A, B e C del tram. Tratte che potenzieranno quelle attualmente esistenti, ovvero le linee dalla 1 alla 4. I parcheggi in questione (Don Bosco, De Gasperi, Libertà, Ungheria, Boiardo, Giulio Cesare, Francia) comporteranno un esborso complessivo da oltre 400 milioni di euro.
Con riguardo alle sette strutture previste, quattro avranno una compartecipazione fra fondi regionali e capitale privato. Opere, quelle relative alla realizzazione dei parcheggi d’interscambio, propedeutiche al progetto di costruzione delle linee A, B e C del tram. Con riguardo alle linee, la massima priorità sarà data alla linea C che riguarda il prolungamento della linea 3 esistente per circa otto chilometri, secondo l’attuale schema con singolo binario per ogni carreggiata lungo viale della Regione Siciliana sino alla stazione Orleans.
Successivamente si interverrà con la realizzazione della linea B. Opera che riguarda il prolungamento della linea 1 esistente per poco meno di un chlometro e mezzo. Percorso che si estenderà dalla stazione Notarbartolo a via Duca della Verdura. Infine ci sarà la linea A, che riguarderà il prolungamento della linea 1 esistente per undici chilometri e mezzo, dalla via Balsamo a viale Croce Rossa. La linea più lunga, nonchè la più discussa, visto l’attraversamento preventivato sia su via Roma che su via Libertà.