L'indagine coordinata dalla procura di Palermo

Nuova Iside, la perizia non risolve il mistero: “Nessuna traccia chiara di collisione”

“La perizia del consulente della Procura, Giorgio Barbagelata, non ha risolto il mistero sull’incidente in mare tra la Nuova Iside e la petroliera Vulcanello. Non sarebbe stata trovata nessuna traccia chiara di collisione”.

E’ quanto afferma l’avvocato Aldo Ruffino che assiste alcune delle famiglie delle vittime del peschereccio della marineria di Terrasini, che si era inabissato il 13 maggio nelle acque di San Vito Lo Capo con a bordo Matteo, Giuseppe e Vito Lo Iacono. Sui campioni analizzati dal consulente non sarebbe stata trovata la vernice dell’altra imbarcazione.

Giovedì prossimo si svolgerà l’incidente probatorio fissato dal gip. I famigliari delle vittime sono  assistiti dagli avvocati Cinzia e Antonio Pecoraro, Paolo Grillo, Aldo Ruffino e Giuseppina Scrudato.

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Nell’inchiesta coordinata dal procuratore aggiunto Ennio Petrigni e dal sostituto Vincenzo Amico, sono indagati per naufragio, omicidio colposo e omissione di soccorso il rappresentante della società armatrice della Vulcanello, la Augusta Due srl, Raffaele Brullo, il comandante della petroliera, il napoletano Gioacchino Costagliola, il timoniere romeno, Mihai Jorascu, e il terzo sottufficiale di coperta, Giuseppe Caratozzolo, di Palmi (Rc)

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