La storia è ancora tutta da chiarire. Un po’ come quella di sabato scorso che all’inizio sembrava una rissa tra migranti, poi le immagini e le indagini della squadra mobile di Palermo hanno chiarito che si trattava di un’aggressione da parte di una banda “paramafiosa” di palermitani che pensa di avere un controllo ferreo sul mercato storico.
C’è un altro migrante che è stato aggredito una prima volta nei pressi di Casa Professa, pare da un posteggiatore abusivo palermitano e poi picchiato di nuovo nella zona di via Genova una traversa di via Roma poco distante dal commissariato Oreto.
Qui i poliziotti lo hanno trovato sanguinante. I sanitari del 118 lo hanno medicato e trasportato all’ospedale Civico.
Una nuova aggressione che crea allarme tra le continue rissa che si verificano in città. Per il questore Nicola Longo non hanno uno sfondo razziale, ma la volontà di predominio di una parte su tutto il resto.
Nessuno deve mettere in discussione il potere di certe famiglie a Ballarò e a Palermo in genere. Devono prendere i calci, i pugni e stare in silenzio.
Se ti ribelli rischi una pistola in testa come successo al giovane Yusupha Susso che nel 2013 arrivò su un barcone per costruirsi una nuova vita e nella sua strada trovò Emanuele Rubino di 28 anni che pensò bene di stabilire il suo “potere” con una pistola in pugno con la quale ha attraversato sabato pomeriggio la via Maqueda e sparare alcuni colpi contro il giovane del Gambia.