Trecento genitori di nuotatori a livello agonistico hanno dato vita al comitato siciliano “Nuoto per tutti”. Per la prima volta”, i familiari di atleti agonisti tesserati FIN nelle diverse categorie di tutta la Sicilia, si sono riuniti autonomamente in un organismo per interfacciarsi con le amministrazioni locali, regionali e nazionali.
“È necessario sensibilizzare le istituzioni e stimolarle il loro intervento – affermano i componenti del Comitato – con azioni concrete a favore del nuoto e delle infrastrutture natatorie che sono di loro competenza.”
Tra gli obiettivi c’è anche il dialogo con le Società sportive e la Fin per garantire una equa distribuzione delle sedi delle competizioni, la stesura di calendari e programmi che tengano conto delle esigenze delle famiglie, la suddivisone delle corsie nelle piscine con regolamenti strutturati, l’eventuale costruzione di nuovi impianti e la salvaguardia di quelli esistenti, favorendone una migliore fruibilità per lo svolgimento e la promozione di competizioni regionali, nazionali ed internazionali di nuoto.
Il Comitato “Nuoto per tutti” è oggi una realtà giuridica i cui quasi 300 promotori e 40 Consiglieri sparsi in tutta la Sicilia rappresentano le varie realtà natatorie siciliane e diventa una realtà ufficiale. L’attuale situazione in Sicilia del nuoto e delle infrastrutture idonee alle competizioni agonistiche è infatti drammatica.
All’inizio di questo nuovo anno agonistico nessuna piscina da 25 metri con 8 corsie era disponibile per le gare indoor invernali. Solo un mese fa ha riaperto i battenti la piscina di Paternò, l’unico impianto con queste caratteristiche insieme a quello di Caltanissetta (chiuso ormai da oltre 4 mesi).
Il Comitato chiede di dare seguito al tavolo tecnico già aperto da alcuni genitori con lo staff del Comune di Palermo, con l’installazione di un pontone (una piattaforma galleggiante, ndr) nella vasca interna della piscina Comunale di Palermo, in modo da consentire lo svolgimento e la promozione di manifestazioni invernali regionali, nazionali ed internazionali.
In altre regioni d’Italia e nel resto del mondo l’installazione di pontoni mobili è già stata la scelta naturale, veloce ed economicamente poco impegnativa delle amministrazioni per adeguare le strutture esistenti alle esigenze del nuoto.
In Sicilia da due anni se ne parla senza ottenere risposte, non soltanto per Palermo, ma anche per la piscina Nesima di Catania. Il Comitato promuoverà, pertanto, la realizzazione del pontone allo stesso modo per Palermo, Catania e Marsala.
“A gran voce ricordiamo che il nuoto è passione pura – sottolineano i componenti del Comitato – e che i nostri figli hanno il diritto di poterlo svolgere nel migliore dei modi”.
Il Comitato sarà presente con propri delegati ai Campionati regionali a vasca corta iniziati il 7 febbraio e che si concluderanno l’8 marzo nella piscina di Paternò.
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