Nube nera nel pomeriggio in prossimità del Petrolchimico di Siracusa avvistata anche a parecchi chilometri di distanza dalla zona industriale. “Si è trattato – ha detto a BlogSicilia il Disaster manager del Comune Priolo, Gianni Attard – di un cambio di impianto all’IGCC dell’Isab, (impianto di gassificazione) come comunicato dall’azienda in mattinata, che ha anticipato un possibile sfiaccolamento. E’ scattato, comunque, il Piano di emergenza, come accade sempre in questi casi ma non si sono verificati incidenti”.
La comunicazione di Lukoil
Lukoil, proprietaria dell’impianto di gassificazione, ha comunicato che “lo sfiaccolamento con relativa fumosità è avvenuta nell’ambito dell’avviamento del gassificatore 2 e fermata del gassificatore 1”. Inoltre, “la fumosità è da imputare ai prodotti che durante l’avviamento e la fermata possono essere convogliati in torcia”.
Limiti a emissioni
Nelle settimane scorse, sono stati fissati dei nuovi limiti alle emissioni dell’impianto di gassificazione di Isab, approvati in una recente Conferenza dei servizi. A votare a favore sono stati i Comuni di Priolo, Siracusa ed il Libero consorzio, contro solo il Comune di Melilli.
Lega contro decisione della Conferenza dei servizi
“Le nuove prescrizioni all’azienda – spiega il parlamentare regionale della Lega, Giovanni Cafeo – vanno oltre le cosiddette Bat, cioè le migliori soluzioni tecniche impiantistiche, gestionali e di controllo in grado di garantire un elevato livello di protezione dell’ambiente”.
Più vicina l’uscita di Lukoil
“In questo modo, si infligge – aggiunge il deputato regionale della Lega, Cafeo – un altro colpo, durissimo, alla sostenibilità delle imprese, e nel caso specifico, a Lukoil, che rappresenta il cuore del Petrolchimico di Siracusa, quest’ultimo già in agonia per i mancati aiuti del Governo nella transizione energetica. Il mese scorso, ho paventato l’ipotesi di una fuga di Lukoil in due anni ma quest’altro colpo rischia di accelerare i tempi, con conseguenze drammatiche sotto l’aspetto economico, sociale ed occupazionale”.
“Basta maglie larghe”
“Il territorio siracusano deve essere fiero del lavoro fatto dal Ministero, da Ispra e dai rappresentati della Regione e del Libero Consorzio. Dopo tanti anni, anche a Roma si sono accorti che la contiguità degli impianti e l’assenza di un Piano di qualità dell’aria regionale non permettono maglie troppo larghe come in passato” ha detto l’assessore all’Ambiente del Comune di Siracusa, Giuseppe Raimondo.
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