La Sicilia del novecento, sia in letteratura sia nelle arti figurative, ha partorito diversi artisti e scrittori che hanno contribuito in modo determinante a delineare l’identità della stessa cultura italiana. “Un secolo di arte siciliana vuol dire, in larga misura, un secolo di arte italiana”, sostiene Vittorio Sgarbi.
Sgarbi nel 2003 si mosse alla ricerca di un’identità artistica nazionale. Offrì allora un panorama inedito e affascinante. Nel 2014, con la prima edizione di Artisti di Sicilia, attraversò con un grosso bagaglio di opere, una buona parte dell’isola da Favignana, a Palermo e a Catania. Una esperienza che raccolse ben 60.000 visitatori in soli sei mesi nelle tre sedi.
Oggi Artisti di Sicilia viene riproposta a Noto variandone in parte il panorama con eliminazioni e aggiunte di nomi e con opere diverse degli stessi artisti, per ribadire e sottolineare ancora una volta l’ampiezza, la varietà e la forza del genio artistico dell’isola.
La mostra Novecento – Artisti di Sicilia. Da Pirandello a Guccione, a cura di Vittorio Sgarbi, è un tributo alla Sicilia e si innesta perfettamente nel ciclo quinquennale, che ha visto Noto diventare palcoscenico di grandi mostre d’arte.
Tali mostre sono una parte del progetto culturale di Noto, che dispone di un palinsesto di valore e interesse a partire dalle chiese, dai monumenti, dai palazzi nobiliari, dai musei, tra i quali quello archeologico che sarà riaperto quest’anno dopo trent’anni di oblio. Esso diventerà un contenitore di elevato prestigio internazionale, hub per mostre temporanee in collaborazione con tutti i grandi musei del mondo.
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