I primi a presentarsi negli uffici della procura sono stati l’avvocato che ha lo studio nella zona del Giardino Inglese e il poliziotto. Con il primo la baby squillo ha avuto 25 rapporti, una decina con il secondo anche tra i viali dell’Università.
Sono iniziati gli interrogatori dei professionisti e imprenditori, accusati di aver avuto rapporti sessuali con la ragazza minorenne e di aver pagato tariffe fino a 300 euro: Gli uomini accusati di avere avuto rapporti con una minorenne rischiano una condanna da uno a sei anni di carcere.
L’unica via d’uscita è dimostrare che loro non sapessero che la ragazza fosse minorenne. E’ su questo che si basa la difesa. Prima è entrato l’avvocato poi è toccato al poliziotto che è accompagnato dagli avvocati Nino Caleca e Roberto Mangano.
L’agente ha riferito di essere stato coinvolto dalla coppia trasgressiva senza sapere che la ragazza fosse minorenne. Con la donna, l’indagato avrebbe avuto solo due rapporti, di cui uno a pagamento.
Come emerge anche dalla denuncia della ragazza, Nicolicchia le aveva raccomandato di dire sempre che aveva 19 anni. Gli inquirenti sentiranno nei prossimi giorni anche gli altri presunti clienti indagati.
La baby squillo della Palermo bene – Noemi si faceva chiamare – è tornata alla squadra mobile. E ha offerto un nuovo elenco di almeno una trentina di clienti.
“Alcune volte, sono andata a Trapani”, ha messo a verbale. Dunque non solo Palermo ma anche a Trapani iniziano a tremare professionisti che hanno avito rapporto con la minorenne.
Per cercare di risalire a loro sui contatti una risposta gli investigatori l’avranno dall’esame del computer e del telefonino di Dario Nicolicchia, arrestato venerdì mattina.
Sui primi dieci clienti che sono stati indagati la giovane non ha avuto alcun dubbio, perché erano i più assidui, li conosceva bene.
“Il titolare del ristorante della zona di piazza Sturzo l’ho visto una decina di volte; l’avvocato che ha lo studio nella zona del Giardino Inglese che si chiama, 25, il rappresentante di una nota marca di reggiseni e mutandine”.
Nel computer di Dario Nicolicchia, il fidanzato protettore che sarà sentito domani, ci sarebbero anche video porno con le performce dela giovane e di alcuni clienti. Tutto materiale per ricattare la giovane e farla proseguire a prostituirsi.
L’analisi dei video e delle utenze a breve potrebbe incastrare i clienti che mancano all’appello.
L’avvocato, il rappresentante di intimo, il poliziotto, il medico, il dentista, l’uomo che cercava rapporti incestuosi e si faceva chiamare zio, il titolare di una ditta di trasporti, il titolare di un ristorante.
Con loro rapporti orali, completi e anche a tre con la partecipazione del fidanzato.
Intanto, al carcere di Pagliarelli domani è previsto l’interrogatorio di Nicolicchia. Sarà ascoltato dal giudice per le indagini preliminari, Lorenzo Matassa, che ha firmato il provvedimento di arresto. L’uomo rischia da sei a dodici anni di galera.
I clienti da sei mesi a tre anni. A scoperchiare la vicenda è stata la ragazza, ora maggiorenne. Attraverso la madre, un anno fa, ha denunciato
tutto alla polizia.
Un drammatico racconto, il loro, fatto di sesso perverso, paura e ricatti, degrado e giovinezza rubata. L’inchiesta, coordinata dal procuratore aggiunto Salvatore De Luca e dal sostituto Claudio Camilleri, ha ricostruito un rapporto malato durato due anni – il 2013 e il 2014 – poi sfociato in una sorta di schiavitù mentale, prima ancora che fisica.
Lui, impiegato in un negozio di autoricambi. Lei, studentessa con la passione per il “cosplay”, l’arte legata alla cultura del Giappone che consiste nel travestirsi in personaggi dei fumetti Manga.
Nome in codice, Noemi. La conoscevano così i suoi frequentatori. Gli incontri avvenivano soprattutto nei luoghi di lavoro dei clienti, ma anche nelle stanze di hotel e bed and breakfast.
Talvolta, il sesso si consumava anche nel buio di un parcheggio, avvinghiati fra i sedili di belle auto. La prima volta,come ha raccontatola ragazza agli investigatori, si è consumata sul prato sotto le stelle del Foro Italico:
“Dario mi convinse a farmi sfiorare da un tale che offriva 50 euro”. A quel punto, le foto sexy di Noemi sono cominciate a circolarei n rete. E sono cominciati a fioccare gli appuntamenti.
Il primo, ha rivelato la giovane, con un avvocato in un appartamento di via Ugo La Malfa. E il fidanzato avrebbe assistito a tutto, incassando 200 euro.
Altri incontri con un poliziotto nel parcheggio della cittadella università in viale delle Scienze, in piazzale Giotto e nel posteggio degli Emiri. Prezzo, 50 euro.
Ma il cliente più affezionato, ha raccontatola ragazza, era un avvocato con studio nel salotto della città. Si sarebbe intrattenuta con il legale almeno venti, venticinque volte. Da 100 a 150 euro, i pagamenti.
Il professionista avrebbe presentato la ragazza pur e a un dentista, sempre con studio in centro.
Altri incontri sessuali a pagamento sarebbero avvenuti con un agente di commercio con il titolare di una ditta di trasporti e con il proprietario di un noto ristorante.
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