Non si placano le polemiche in merito alla nomina di Ester Bonafede a sovrintendente della Fondazione Orchestra Sinfonica Siciliana. Un incarico che per alcuni è stato attribuito senza tener conto di criteri meritocratici.
“La Fondazione Orchestra sinfonica siciliana meritava un sovrintendente individuato secondo criteri di competenza e di merito, in grado di proseguire nel processo già avviato di risanamento dei conti dell’ente, di dare impulso alla produzione artistica e di mantenere il giusto equilibrio nei rapporti con i dipendenti. Siamo delusi dalla scelta che è stata fatta, che non riteniamo adeguata al ruolo”.
Lo dicono Roberta Schillaci, Giovanni Di Caro, Nuccio Di Paola e Giampiero Trizzino, deputati regionali del Movimento 5 Stelle e componenti della commissione Cultura all’Ars. Sulla nomina, Schillaci aveva presentato un’interrogazione all’Ars per chiedere chiarimenti al governo, senza mai ottenere risposta, mentre Trizzino aveva chiesto un’audizione in commissione Cultura che sarebbe dovuta servire a verificare i curricula affinché l’incarico venisse affidato seguendo criteri meritocratici.
“I sindacati, tutt’ora in agitazione – proseguono i deputati – chiedevano una selezione pubblica per titoli e competenze e l’interesse della Regione Siciliana doveva essere di tutelare lo sviluppo della cultura e la salvaguardia del patrimonio artistico, anche nel rispetto del Dlgs 367/1996 secondo cui ‘il sovrintendente delle fondazioni lirico-sinfoniche dev’essere scelto tra persone dotate di specifica e comprovata esperienza nel settore dell’organizzazione musicale e della gestione di enti consimili’. Riteniamo sia prevalsa la logica di spartizione politica degli incarichi e a beneficiarne è stata stavolta Bonafede, ex assessore di Crocetta, vicina a Micciché e già alla guida della Foss sotto Cuffaro e Lombardo nel periodo di dissesto finanziario dell’ente. Con ogni rispetto per le qualità personali di Bonafede, contestiamo il metodo di una scelta che oggettivamente non può essere condivisa”.
“Si tratta di una nomina esclusivamente politica che mortifica merito e competenze. Un pessimo segnale che conferma che in Sicilia la musica non cambia e che gli amici degli amici hanno sempre una corsia preferenziale”. Sono le dure parole di Fabio Cantarella, responsabile enti locali della Lega in Sicilia, che commenta il ritorno di Ester Bonafede alla guida dell’Orchestra sinfonica siciliana.
“E’ scandaloso – continua Cantarella – che ad una selezione pubblica alla quale hanno partecipato illustri e qualificati professionisti del mondo della cultura come l’ex sovrintendente dell’opera nazionale di Atene o il direttore artistico del regio Teatro di Torino si preferisca premiare la fedeltà politica al Presidente dell’Ars e commissario regionale di Forza Italia di un ex assessore di Crocetta”.
L’esponente della Lega usa ancora l’ironia per rincarare la dose: “certo era difficile competere con un curriculum come quello dell’ex assessore della giunta Crocetta imposta da Miccichè che può vantare addirittura una gestione disastrosa della Foss sotto l’ala protettiva di Cuffaro e Lombardo oltre che un contenzioso aperto con lo stesso ente”.
“Siamo davanti ad una beffa colossale, non solo per il mondo culturale italiano ma anche per i giovani della nostra terra a cui giunge un messaggio pessimo di mortificazione dell’impegno e della meritocrazia” conclude Cantarella.
“Ancora una volta assistiamo a una nomina politica alla guida di un ente culturale.Un malcostume ormai normale nella lottizzazione politica a danno delle tante professionalità presenti e della nobile funzione degli enti stessi. Occorrono norme rigide che chiudano la porta in faccia alla malapolitica che produce solo malacultura”. E’ quanto sostiene Antonio Ferrante del Partito Democratico, già responsabile cultura Pd Sicilia.
“Immagino – continua Ferrante – come si sentiranno i tanti professionisti con curricula chilometrici nel vedersi sorpassati da figure, di tutto rispetto nell’ambito politico, ma completamente prive di qualsiasi competenza in materia. Una vergogna che si ripete ogni anno e con tutti i governi e che, in passato, non ha risparmiato neanche gli Stabili, con le conseguenze
che ricadono, come sempre, sui siciliani. Ora mi aspetto da parte del gruppo Pd all’Ars una legge che ponga parametri di competenza per tutte le nomine, escludendo ogni discrezionalità, a tutela del nostro patrimonio artistico e culturale e sfido i Cinquestelle a sostenerla, se davvero vogliono normalizzare la politica, oltre le solite battaglie di propaganda”.
Di diverso parere è Eleonora Lo Curto, capogruppo Udc all’Assemblea regionale siciliana: “La scelta di Ester Bonafede quale sovrintendete della Foss è la migliore che potesse essere assunta dal Consiglio di Amministrazione. La valutazione dell’eccellente curriculum della Bonafede – dice Lo Curto – pone fine anche ad una sterile contrapposizione politica che aveva bloccato la nomina al Teatro Politeama. Esprimo il mio compiacimento al nuovo sovrintendente evidenziando l’ottimo lavoro svolto precedentemente nella medesima funzione”.
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