Dopo le nomine in Sanità concluse ieri con grandi strascichi di polemiche, si è concluso anche il procedimento amministrativo per la nomina del Direttore Amministrativo del CEFPAS, il Centro per la Formazione Permanente e l’Aggiornamento del personale del Servizio Sanitario della Regione Siciliana. Non una azienda sanitaria in senso stretto ma una azienda satellite della regione siciliana che si occupa di formazione del personale sanitario.

La nomina al Cefpas

Il Direttore del Centro, Roberto Sanfilippo,  ha nominato come Direttore Amministrativo il Pietro MariaTestaì, “sia per i titoli di studio posseduti attinenti all’oggetto dell’incarico da conferire, sia per l’esperienza maturata in enti aventi struttura amministrativo-gestionale omologhe a quelle del CEFPAS”, come si legge nella delibera di nomina del direttore amministrativo del Cefpas. La scelta era tra quattro candidati ritenuti idonei. Spetterà sempre a Roberto Sanfilippo avviare adesso un nuovo procedimento amministrativo per la nomina del Direttore della Formazione, da concludersi nel più breve tempo possibile, dando mandato ai competenti Uffici di procedere nel più breve tempo possibile all’emanazione di un altro avviso pubblico.

Tutte le nomine della sanità siciliana

Ieri sono giunte le ultime nomine che hanno completato il mosaico dei direttori sanitari e amministrativi di Asp e aziende ospedaliere in Sicilia dopo l’ultimatum che il governatore Renato Schifani aveva dato ai manager della sanità. Queste le nomine. Asp Agrigento: Raffaele Elia e Alessandro Pucci; Asp Siracusa: Salvatore Madonia e Salvatore Lombardo; Asp Trapani: Gaetano Migliazzo e Danilo Palazzolo; Asp Caltanissetta: Luciano Fiorella e Salvatore Lombardo; Asp Enna: Emanuele Cassarà e Sabrina Cillia; Asp Catania: Giuseppe Angelo Reina e Tamara Civello; Asp Palermo: Antonino Levita e Ignazio Del Campo; Asp Messina: Giuseppe Trimarchi e Giancarlo Niutta; Asp Ragusa: Sara Lanza e Massimo Cicero. A Villa Sofia-Cervello incarichi per Aroldo Rizzo (sanitario) e Alessandro Mazzara (amministrativo); al Civico Domenico Cipolla (sanitario) e Vincenzo Barone (amministrativo); al Garibaldi Mauro Sapienza (sanitario) e Giovanni Annino (amministrativo); al Cannizzaro Diana Cinà (sanitario) e Monica Castro (amministrativo); al San Marco Antonio Lazzara (sanitario) e Saro Fresta (amministrativa); al Papardo Paolo Cardia (sanitario) e Papardo (amministrativo); all’Irccs Bonino Pulejo Giacomo Nicocia (sanitario) e Felicita Crupi (amministrativo); al Martino Giuseppe Murolo (sanitario) ed Elvira Amata (amministrativo).

Bufera nel centrodestra

Intanto il centrodestra sembra essere a pezzi dopo le nomine. E sembra essersi aperta una profonda crisi nella maggioranza che sostiene il governo Schifani. Se Lega, Fratelli d’Italia e una parte della Dc sembrano aver ottenuto posizioni chiave, il malcontento serpeggia tra le fila deluse di Forza Italia e persino tra alcuni big forzisti. E nonostante Schifani si dichiari estraneo alle scelte, attribuendo la responsabilità ai manager della sanità, il malessere sembra essere palpabile tra le file a sostegno del governatore. L’ala forzista di Tamajo e Vitrano, dopo aver visto sfumare la direzione sanitaria del Civico, avrebbe ottenuto un ruolo al Cervello-Villa Sofia. Un “contentino” che non placherebbe le tensioni interne al partito, dove cresce la fronda contro Salvatore Iacolino, dirigente generale dell’assessorato alla Sanità, accusato di aver influenzato le nomine. La geografia delle nomine rispecchia i nuovi equilibri di potere, ma rischia di alimentare un clima di scontro interno ai partiti della maggioranza, con Forza Italia al centro di una vera e propria guerra.

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