Incarichi di alcuni dirigenti al Comune di Palermo illegittimi? Per il Movimento 5 stelle sì, e per questo ha rivolto una interrogazione al ministero (primo firmatario Riccardo Nuti) sollecitando le opportune verifiche.
“La legge – afferma il deputato alla Camera Nuti – stabilisce precisi divieti al conferimento di incarichi dirigenziali negli enti locali, come l’Autorità nazionale anti corruzione ha ribadito con propria recente delibera: tra questi, vi è il divieto di conferimento rivolto a chi ricopre, o ha ricoperto nell’ultimo anno, cariche amministrative nelle società partecipate locali”.
Stando così le cose, secondo la nota dei 5 stelle sarebbe irregolare la nomina di Mario Li Castri (dirigente tecnico all’ufficio riqualificazione urbana e delle infrastrutture), attualmente amministratore unico della partecipata Energy Auditing e in passato nel cda di Amg Energia. A forte rischio sarebbero quelle di Antonino Rera (dirigente dell’ufficio economato), fino a poche settimane fa membro del Cda di AMG Energia; e di Giuseppe Monteleone (dirigente Sportello unico), fino a poche settimane fa membro del consiglio di amministrazione di Amap.
Sarebbero a rischio illegittimità, sempre secondo il M5S, anche due incarichi equiparati a quelli dirigenziali, conferiti dal sindaco all’interno del proprio staff di gabinetto, a soggetti che tutt’oggi ricoprono cariche amministrative di vertice in società partecipate: Diego Bellia, nel Cda di Amat, e Fabio Giambrone, presidente della Gesap.
Da qui l’atto parlamentare diretto al ministero dell’Economia, con lo scopo di fare luce sulla vicenda e dissipare eventuali dubbi.
“Recentemente – racconta Nuti – il Tar pugliese si è espresso su un caso simile, stabilendo che sono nulle le selezioni per dirigenti ove il sindaco ha un forte potere decisionale discrezionale, in quanto contrarie all’articolo 97 della Costituzione, che prevede l’accesso tramite concorso pubblico nelle pubbliche amministrazioni, esattamente come nel caso del Comune di Palermo, dove Orlando ha personalmente scelto i candidati”.
“Se gli incarichi dati ai dirigenti dovessero essere dichiarati inconferibili – afferma Nuti – gli atti da loro firmati diverrebbero nulli e lo stesso sindaco Orlando rischierebbe, così come altri casi simili, anche tre mesi di sospensione dall’effettuare altre nomine”.
La macchina amministrativa comune di Palermo era finita appena un paio di mesi fa nel mirino del M5S, che a più riprese ha denunciato le numerose e gravi violazioni di legge che avevano accompagnato il bando di selezione per 14 dirigenti a tempo determinato.
Per segnalare le anomalie della selezione il Movimento 5 Stelle, ha inviato le carte all’Anac, depositato una interrogazione ai ministri Alfano e Madia, e inviato un esposto alla Procura di Palermo e una segnalazione al prefetto del capoluogo siciliano.
Una di queste nomine, quella dell’ingegnere Graziella Pitrolo, proprio ieri è stata bocciata dal Tar. “Segno questo – afferma Nuti – che le accuse fatte dal M5S sono fondate e serie e che l’amministrazione di Palermo non può permettersi di infischiarsene di qualsiasi regola”.
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