La nomina di Razza che torna sulla poltrona di assessore regionale alla salute agita gli animi da tutte le perti
Che sia un alleato o un oppositore ancora non è chiaro anche se sembra più vicino, ormai, la centro destra che non al centro sinistra. Ma per il capogruppo al Senato di Italia Viva, il palermitano Davide Faraone questa nomina è un errore “Musumeci e Razza hanno commesso un grave errore, così espongono la sanità siciliana, in piena vaccinazione e in un momento molto delicato, a fibrillazioni e polemiche dannose per i siciliani. Le sue dimissioni erano state assolutamente opportune in attesa della necessaria chiarezza, oggi non si capisce perché se le sia rimangiate. Razza ha sbagliato a tornare al suo posto e Musumeci ha sbagliato a chiederglielo”.
Quella di Faraone è una critica che appare, comunque, da ‘alleato polemico’ ma dall’opposizione arrivano altre bordate forti “La scelta di rimettere Ruggero Razza al suo posto come se nulla fosse, come se non esistesse un’indagine a suo carico sulla falsificazione dei dati dei contagi durante una pandemia, mina alle fondamenta la credibilità delle istituzioni. Le piega a beceri interessi di bottega di un Governo regionale allo sbando” scrive in una nota il deputato siciliano di LeU Erasmo Palazzotto. “Davvero non esisteva un’altra figura in grado di ricoprire quell’incarico? – prosegue – Al netto di come finirà l’indagine non sarebbe stato il caso di nominare come assessore alla salute in un momento così delicato una figura al di sopra di ogni sospetto? Come pensiamo che i Siciliani possano continuare a fidarsi di una classe dirigente come questa?”
E attacca anche il sottosegretario pentastellato siciliano “È incredibile come Musumeci in questi anni di governo sia riuscito a far parlare della Sicilia sempre e soltanto per cose negative” dice Giancarlo Cancelleri, sottosegretario al Ministero delle infrastrutture e della mobilità sostenibili. “Riesce a passare da un fallimento ad un altro con una facilità imbarazzante, il tutto guidato solo dalla logica della spartizione di poltrone e anche questa volta non si smentisce. Sia chiaro, la rinomina di Razza non è fuori luogo per le indagini a suo carico, per quello c’è la magistratura, ma per la frase pronunciata a proposito dei deceduti a causa del covid ‘spalmiamo i morti’, è tutto ciò che rende il suo ritorno inopportuno e disgustoso. Dopo aver tenuto calda per 3 mesi la poltrona del suo delfino, adesso lo rinomina alla sanità, sperava che tutto si sgonfiasse, invece è bastato riesumarlo per far risalire l’indignazione dei siciliani”. “Potrebbe sembrare uno scherzo, ma è proprio il caso di dire “non è lercio”! È l’ennesimo schiaffo ai siciliani – osserva – che ancora una volta vengono dopo i giochini politici fatti, stavolta, sulla loro pelle. Ed è l’ennesimo disastro di Musumeci, solo e prepotente. Mi chiedo fino a quando i suoi alleati accetteranno tutto questo?”.