I parlamentari palermitani Adriano Varrica, Steni Di Piazza, Roberta Alaimo, Valentina D’Orso e Aldo Penna hanno depositato un’interpellanza al Presidente del Consiglio Mario Draghi e al Ministro dei Trasporti Enrico Giovannini per chiedere di intervenire a salvaguardia dell’imponente finanziamento destinato al tram della città di Palermo nell’ambito del Piano nazionale di ripresa e resilienza. Possibile la nomina di un commissario e l’attivazione dei poteri sostitutivi.
M5S “intervenga il Governo”
“Nell’ambito del Pnrr è stato destinato a Palermo oltre mezzo miliardo di euro per il completamento del sistema tramviario, un finanziamento pubblico imponente con una scadenza temporale ben precisa che non consente alcun rallentamento. Abbiamo sentito il dovere istituzionale di informare tempestivamente con un atto parlamentare il Presidente Draghi e il Ministro Giovannini dei rilevanti sviluppi di questi giorni, chiedendo loro di compiere ogni atto necessario a salvaguardare questo investimento per la città, anche attraverso la nomina di un Commissario”. Così dichiarano i parlamentari nazionali del Movimento 5 Stelle, Adriano Varrica, Steni Di Piazza, Roberta Alaimo, Valentina D’Orso e Aldo Penna.
Orlando: “Non ci fermeremo”
Ieri il sindaco di Palermo, Leoluca Orlando, è intervenuto sulla bocciatura da parte del Consiglio comunale della Linea A del tram: “C’è chi non vuole il bene di Palermo. Chi, irresponsabilmente, rischia di far perdere risorse fondamentali destinate ad un’opera centrale nel sistema della mobilità urbana. In gioco c’è il futuro della città. Per questo non ci fermeremo”.
Il suo assessore alla Mobilità, Giusto Catania, auspicava addirittura l’intervento della magistratura: “Sarà poi la magistratura a verificare se ricorrono gli estremi di reato o il danno erariale. Una cosa è certa: si è sacrificato l’interesse pubblico per privilegiare interessi privati e logiche di parte. Una pugnalata alle spalle della città. Una pagina buia per Palermo. Un atto criminale. politicamente e moralmente”.
Il M5S a Palermo
I consiglieri comunali del M5S Viviana Lo Monaco, Concetta Amella e Antonino Randazzo, hanno attaccato l’emendamento di Giulia Argiroffi approvato dal Consiglio con 21 voti a favore, 9 contrari e 3 astenuti.
“Il tentativo – aggiungono – di affossare tutte le linee del tram (anche quelle che collegano le periferie, da Bonagia allo Zen al Villaggio Santa Rosalia) da parte delle destre, dei leghisti, di Oso e dei renziani è stato uno schiaffo ai cittadini palermitani e una mortificazione per la città. Lo stralcio di una parte del ‘sistema tram’ dal Piano triennale, blocca, di fatto, l’avanzamento del progetto in pregiudizio sia della mobilità sostenibile sia di una migliore qualità dell’aria che, più in generale, della vivibilità di cui la cittadinanza avrebbe beneficiato, attesa l’evidente riduzione del flusso veicolare che ne sarebbe conseguita. Le forze politiche che, indossando il passamontagna, hanno fatto fare a Palermo un clamoroso e pericoloso salto (non passo) all’indietro negli anni, dovranno assumersi ogni responsabilità e rispondere in prima persona ai palermitani. La decisione assunta non è stata, quindi, uno smacco all’attuale sindaco o all’assessore alla mobilità, ma uno Stop a un processo avviato verso il progresso della città tutta, e per questo i consiglieri di centrodestra, protagonisti di questa bocciatura, dovrebbero solo provare vergogna”.
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