- Scatterà la sospensione per 4 docenti aderenti ai Cobas contrari al Green pass
- Sono esponenti dell’esecutivo nazionale del sindacato, 2 sono siciliani
- Assicurano che faranno ricorso e poi si vaccineranno
Quattro membri dell’esecutivo nazionale dei Cobas Scuola hanno deciso di farsi sospendere “per garantire il diritto costituzionale al lavoro”.
Lo comunicano gli stessi Cobas che hanno sposato la linea dura, quella del no al Green Pass, obbligatorio dal 15 ottobre. Tra i docenti resistenti ci sono due siciliani, Nino De Cristofaro di Catania, Ferdinando Alliata di Palermo, gli altri sono Flavio Coppola di Firenze e Serena Tusini di Massa.
Ricorso al giudice del Lavoro
I Cobas fanno sapere di aver pronto un ricorso al Giudice del lavoro, che sarà presentato dall’avvocato Giuseppe Nobile del Foro di Roma, per sollevare la questione di costituzionalità, con particolare riferimento alla sanzione della sospensione del rapporto di lavoro e dello stipendio dopo 5 giorni di assenza “ingiustificata”.
Diretta social
La linea della fermezza sarà illustrata domani pomeriggio alle 17 sulla pagina Facebook dei Cobas Scuola nazionale, alla presenza dei docenti sospesi e del loro avvocato.
I docenti sospesi si vaccineranno
“Vi è l’intento di sottolineare anche il carattere politico del ricorso, teso a garantire il diritto al lavoro 2 dei 4 membri dell’ esecutivo nazionale che hanno già deciso, dopo la sospensione e l’avvio del ricorso, di sottoporsi a vaccinazione. Attraverso queste sospensioni e la prosecuzione delle mobilitazioni in difesa della sicurezza nella scuola pubblica statale, i Cobas Scuola ribadiscono il loro impegno perché la scuola torni ad essere luogo di formazione del pensiero critico e perché le ingenti risorse del Recovery Plan vengano utilizzate diversamente da come sta avvenendo”.
Le condizioni nelle scuole
I Cobas rilanciano il tema delle precarie condizioni in cui si trova la scuola. “All’apertura di questo nuovo anno scolastico ci ritroviamo nelle stesse pessime condizioni precedenti: personale (docente e Ata) in numero insufficiente; presenza diffusa delle classi pollaio; nessun intervento significativo sull’edilizia scolastica; mancato rispetto della distanza di un metro fra gli alunni, grazie alla possibilità di deroga quando le classi sono numerose e/o le aule piccole; trasporti in condizioni disastrose”.
“Test gratuiti per non vaccinati”
Secondo i Cobas, è necessario “il ricorso a test gratuiti (salivari) per i non vaccinati, il rispetto del distanziamento fisico e l’uso dei dispositivi (gel, mascherine, sanificatori dell’aria) possono garantire una situazione di sicurezza, senza imporre obblighi, come quello del green pass, che rompono delicati equilibri costituzionali”.
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