Ancora una volta “no” dalla rete dei movimenti civici di Terrasini alla creazione di una stazione di stoccaggio e compostaggio rifiuti all’interno del territorio comunale. Una battaglia che avanti da tempo e che il prossimo 13 settembre avrà il suo confronto finale con una conferenza di servizio presso il Dipartimento Acqua e Rifiuti. Di qui la scelta dei movimenti di mettere nero su bianco le proprie motivazioni in una lettera aperta per annunciare una grande mobilitazione dinanzi all’assessorato.
“In questi mesi abbiamo manifestato in più sedi la nostra assoluta contrarietà, analizzato il progetto integralmente, mettendo in risalto tantissimi aspetti negativi, tuttora presenti, dando spunti concreti a tutti i membri della medesima conferenza – scrivono -. Le nostre perplessità ed osservazioni hanno trovato subito conferma, tanto è che si giunge solo adesso (probabilmente) al termine di questo lunghissimo iter amministrativo, e rimangono tuttora solide: ma saremo anche pronti ad aderire, se mai ce ne fosse bisogno, a tutte le altre vie percorribili (legali…). Abbiamo consultato professori e tecnici di rilievo nazionale, tutti d’accordo nel porre l’evidenza su diverse lacune tecniche e sull’assenza di alcuni pareri, ed anche sull’area di verde agricolo (di prestigio) non idonea per un centro di questo genere secondo – tra l’altro – le linee guida generali regionali. Molte cose, come più volte palesato, ci sono apparse, da subito, confuse e poco chiare”.
L’area, secondo il progetto dovrebbe sorgere i Contrada Paterna (Terrasini), il luogo prescelto per tale progetto, prende il nome dal Vallone naturale di scarico delle acque piovane e il feudo, coincidente in gran parte con lo Zucco, che apparteneva fino ai primi anni dieci del secolo scorso al Comune di Carini, è l’unico fondo agricolo della cittadina del Golfo, minacciato da lottizzazioni edilizie, da vari abusivismi e frammentazioni delle campagne. Abbandonate le colture agrumicole, specialmente limoni, nel corso degli anni è stato oggetto di colture biologiche di pregio, come quelle dell’orto di Nonno Nino, vicinissimo al centro rifiuti che si vorrebbe costruire, premiato recentemente come azienda d’eccellenza (“Best in Sicily”) direttamente dalle mani di Oscar Farinetti, soprattutto per le sue meravigliose piantagioni di frutti esotici.
“Riteniamo e ribadiamo con forza, anche stavolta – scrivono -, così come fatto contro la realizzazione di una stazione di trasferenza rifiuti in contrada Paterna, bocciata definitivamente poi dall’Assessorato Regionale dell’Energia, con nota n.11329 del 24 marzo 2014, che il medesimo progetto risulta incompatibile con la vocazione turistica del Paese di Terrasini che, con i villaggi turistici di Città del mare e Perla del Golfo, con tutti i bed e breakfast ubicati nella zona, con i bar e le attività di ristorazione, con le aziende agricole e ricettive di qualità, ha di fatto operato una irreversibile scelta di sviluppo socioeconomica sostenibile, e che vedrebbe frustrato il lavoro fatto negli anni e limitate le proprie aspettative anche solo a causa della semplice assimilazione della propria immagine territoriale come impresa rientrante nel circuito del trattamento dei rifiuti, anche industriali. Contrada Paterna, rappresenta, anche per il suo valore ed interesse culturale e storico – per la vicinanza dell’area dello Zucco, una volta feudo del duca Henry duca d’Aumale” .
“I cittadini di Terrasini vogliono sicuramente turismo e non rifiuti – sottolineano nella parte conclusiva della lettera -. Esprimendo la nostra contrarietà assoluta alla realizzazione di codesto progetto nel nostro territorio, invitiamo – speranzosi – tutti VOI, componenti della conferenza di servizio di giorno 13 settembre, al buon senso, ad ascoltare le indicazioni di chi amministra il Paese, e di chi vive e lavora nel territorio”.
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