“Non ci sarà alcuna perdita di posti di lavoro fra il personale amministrativo delle Srr. Attraverso forme di concorso tuteleremo il personale e valorizzeremo le competenze maturate”.
Lo ha assicurato l’assessore regionale all’Energia e ai rifiuti Alberto Pierobon alla sua prima uscita pubblica a distanza di mesi dal suo insediamento. L’occasione stata data dall’incontro voluto dalla Fp Cgil sulla grande emergenza sicilia: i rifiuti.
Sulla questione sollevata in ordine alla mancanza di un piano dei rifiuti, Pierobon ha detto: “è mancata la volontà politica”. Netta è stata poi la sua posizione di contrarietà rispetto al progetto di dover trasferire i rifiuti all’estero, mentre ha manifestato la volontà di mantenere in vita le Srr che funzionano, il cui destino verrà poi deciso dalle autorità d’ambito.
Tutti pronunciamenti inattesi se non proprio a sorpresa quelli dell’assessore incalzato non da una ma da uno stuolo di sindacalisti. “Tre, in particolare, le storture a cui porre rimedio” – secondo la Fp Cgil Sicilia. Una con ricaduta sui contribuenti e due sulla sfera dei lavoratori, “la cui tutela dei diritti e dell’occupazione – ha detto nel suo intervento iniziale Gaetano Agliozzo – rimane la nostra grande priorità, fermo restando il nostro impegno, nel solco della legalità, a difesa dell’ambiente e della salute. E la risorsa può e deve essere per tutti, non per pochi come avviene oggi. Serve ovviamente un serio cambio di passo a tutti i livelli – ha evidenziato il Segretario Generale – per puntare su un meccanismo virtuoso che tenga conto della raccolta differenziata, recupero, riciclo, risparmio energetico e smaltimento”. In riferimento alle criticità contestate dall’Organizzazione di categoria, in primo piano figura il rischio che si possano perdere un migliaio di posti di lavoro, quelli per i quali Pierobon ha rassicurato la platea.
Il Segretario Generale della Cgil Sicilia, Michele Pagliaro, ha parlato “ della necessità di evitare che i Comuni continuino ad autodeterminarsi in fatto di gestione dei rifiuti. Serve un lavoro di responsabilità e di sistema” ma in general il sindacato si è detto soddisfatto solo a metà del richiamo fatto dalla Regione ai comuni nei mesi trascorsi.
E mentre per la prima volta Pierobon si confronta all’esterno delle sue stanze con un pezzo di società civile, un nuovo provvedimento blinda quelle stesse stanze in assessorato rispetto all’esterno. L’assessore lo fa con una disposizione che definisce ‘anticorruzione’ e che dice basta all’andirivieni di ‘pubblico’ nei locali dell’assessorato.
Nascerà una sorta di elenco degli aventi titolo ed interesse a chiedere informazioni ed avere contatti con gli uffici. Chi non ha un legittimo interesse censito non potrà accedere. Una misura drastica assunta per evitare pressioni e raccomandazioni ma che rischia di cozzare con i principi di trasparenza. E allora ecco la contromisura anche mediatica. Sarà l’ex procuratore in pensione Sergio Lari a occuparsi di trasparenza, naturalmente non vigilando sugli accessi al palazzo ma passando al vaglio i provvedimenti autorizzativi.
Un nuovo corso ma niente di veramente nuovo in attesa di una riforma che porti risultati
Commenta con Facebook