A Palermo l’Irpef non aumenterà, almeno per il momento. Il Consiglio Comunale ha respinto la delibera relativa agli aumenti imposti all’interno del piano di riequilibrio: 26 i presenti al momento della verità: 17 i voti contrari, 6 gli astenuti e 3 favorevoli, ovvero i consiglieri di Sinistra Comune, lasciata da sola sul sostegno all’atto. La bocciatura arriva anche dopo la richiesta di ritiro dell’atto avanzata da Leoluca Orlando nei giorni scorsi. “Il rifiuto di modificare come proposto dalla Giunta – dice Orlando -, secondo criteri di equità fiscale, la delibera sull’addizionale Irpef costituisce una scelta, ancora una volta, in danno della città e dei lavoratori da parte di consiglieri comunali irresponsabili”.
Le opposizioni, dopo la bocciatura, ora si scatenano a colpi di comunicati stampa in un clima di piena campagna elettorale. I consiglieri comunali di Italia Viva parlano di “arroganza” dell’amministrazione Orlando, “che ancora una volta era pronta a mettere le mani nelle tasche dei palermitani per coprire i propri fallimenti”. Per il Movimento 5 Stelle, invece, servirebbe un ‘Piano nazionale per Palermo’. “Ai cittadini – dicono – non è possibile chiedere aumenti dell’Irpef, peraltro iniqui e sconsiderati, ed è per questo che oggi abbiamo votato a
favore della restituzione dell’atto”.
Marianna Caronia si è oggi astenuta sulla delibera di aumento dell’IRPEF. “Che l’Amministrazione Orlando abbia fallito sotto pressoché ogni punto di vista lo sanno tutti ed è sotto gli occhi di tutti. Non serve e non servirà condannare Palermo e la prossima Amministrazione al baratro del dissesto per poter fare una campagna elettorale apparentemente più facile”. Il presidente del Consiglio non ha ammesso un emendamento della consigliera che prevedeva un aumento IRPEF compreso fra lo 0,4% e lo 0,5%. “Potevamo approvare un aumento risibile, di appena lo 0,5% che non avrebbe influito sulle tasche dei cittadini quanto invece influiranno gli aumenti dei servizi a domanda individuale e il contemporaneo blocco di tanti servizi comunali essenziali cui andremo incontro impedendo lo straordinario dei dipendenti e nuove assunzioni”.
Per Carolina Varchi, deputato e candidato sindaco a Palermo di Fratelli d’Italia, la bocciatura è “sintomo che la maggioranza che ha sostenuto Orlando non esiste più. La sinistra palermitana è ormai all’angolo e le prossime elezioni ne sanciranno l’uscita di scena”.
“Il blitz è fallito”, è il commento di Fabrizio Ferrandelli. “E’ stato scongiurato il raddoppio dell’addizionale Irpef per i cittadini di Palermo- spiega Ferrandelli, candidato Sindaco di Palermo – perché Sala delle Lapidi ha respinto sia la delibera proposta dall’amministrazione comunale, sia il rinvio”. Ferrandelli ricostruisce gli ultimi passaggi che si sono consumati a Sala delle Lapidi: “Venerdì scorso Orlando e la sua maggioranza sono letteralmente scappati dal Consiglio Comunale facendo saltare il numero legale al momento di votare la delibera che avrebbe bocciato il raddoppio dell’addizionale Irpef per i cittadini di Palermo. Oggi hanno cercato invece di ritirare la delibera, per poi ripresentarla e aggirare l’ostacolo”.
“Finalmente – dice il consigliere Leonardo Canto – il Consiglio comunale inizia a ravvedersi circa la scellerata scelta di approvare, la notte del 31 Gennaio scorso, questo Piano di riequilibrio. Il primo trimestre del 2022 ha
visto crollare di 10 milioni di euro le entrate tributarie dell’ente, laddove le previsioni fantasiose del piano prevedevano un sensibile aumento invece delle stesse entrate: la delibera proposta dalla Giunta, oggi finalmente bocciata, prevedeva una ‘clausola di salvaguardia’ in regione della quale il Consiglio comunale poteva aumentare senza alcun limite la detta aliquota in ipotesi le entrate previste non fossero poi corrispondenti a quelle realizzate”.
“Oggi il sindaco Orlando si è beccato un bel ko tecnico dal Consiglio comunale che, con 17 voti contrari, ha bocciato la scellerata delibera con la quale voleva aumentare le aliquote dell’Irpef”. Lo dice Sabrina Figuccia, consigliere comunale della Lega-Prima l’Italia di Palermo. “Malgrado il bizzarro tentativo del sindaco di modificare a Sala delle Lapidi la delibera sull’aumento dell’Irpef, proponendo aliquote diverse in base al reddito, i partiti dell’opposizione non si sono fatti prendere in giro da questo tentativo dell’ultimo secondo e hanno tirato dritto bocciando l’aumento”.