Palermo

No ad un hotspot a Palermo, Orlando. “Strutture che non rispettano la dignità umana”

A Palermo non è prevista la realizzazione di alcun “HotSpot”, ma soltanto una struttura di supporto alle operazioni di identificazione dei migranti che arrivano nella nostra città, onde evitare che tali operazioni si svolgano unicamente in strutture non idonee, con tempi lunghissimi e in condizioni logistiche “che rischiano di essere non rispettose della dignità delle persone coinvolte, tanto dei migranti quanto dei cittadini italiani che prestano la propria attività
professionale sul posto”.

Lo afferma il Sindaco Leoluca Orlando, che sottolinea come il provvedimento portato all’Ordine del Giorno del Consiglio comunale “altro non è che un atto dovuto, per altro promosso dall’Amministrazione regionale su richiesta delle autorità competenti, per il parere obbligatorio sulla conformità urbanistica”.

“La nostra Amministrazione comunale – afferma il Sindaco Orlando – ha sempre rigettato la prassi e la logica di centri cosiddetti di accoglienza, che non è certamente tale e che nel tempo ha dato luogo a degenerazioni ben note, legate alla privazione delle libertà individuali e alla mortificazione delle persone. Ferma restando la necessità di una totale revisione del sistema e delle politiche legate alle migrazioni, fin quando resterà vigente un modello che non riconosce il diritto alla mobilità, il Comune di Palermo continuerà la sua battaglia sul piano politico e si adopererà
nell’ambito della legge per fare in modo che l’accoglienza dei migranti sia quanto più possibile rispettosa della loro dignità umana, delle sofferenze, delle storie individuali e sia allo stesso tempo rispettosa, oltre che grata, del lavoro che in questi anni è stato svolto da centinaia di agenti delle forze dell’ordine, uomini e donne della protezione civile, personale sanitario e volontari che hanno gestito la prima accoglienza e a volte le emergenze legate all’arrivo
di migranti nella nostra città”.

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