La voce circola da circa tre mesi. Nino Di Matteo, il magistrato antimafia che ha portato avanti il processo Stato-Mafia dopo l’abbandono per passare in politica, con scarso successo, di Antonio Ingroia. Il magistrato minacciato da Cosa Nostra in base alle rivelazioni dei pentiti che parlano da anni del tritolo già pronto per lui. L’uomo protetto con il bomb jammer per segnalare la presenza di esplosivi a distanza, potrebbe decidere di lasciare anche lui la magistratura, anche a tempo determinato, per candidarsi alla Regione e potrebbe farlo con il Movimento 5 stelle.
Le voci emerse fra settembre e ottobre erano state smentite con forza da tutti gli esponenti 5 stelle da Palermo a Roma. E la credibilità, a dire il vero, era scarsa già da subito. Perché mai un magistrato così lanciato in carriera dovrebbe fare un salto nel vuoto proprio in un momento come questo nel quale il passaggio in politica dei magistrati non è visto di buon occhio dal Consiglio Superiore della Magistratura?
Eppure, a distanza di mesi, la voce torna a circolare proprio in questi ultimi giorni. per quanto incredibile se ne parla. E a dare man forte a questa voce incontrollata è arrivato, ieri, un post di Grillo su twitter che riprende proprio Nino Di Matteo e le sue parole di elogio per i 5 stelle.
La prima notizia, in realtà, viene da Luigi Di Maio che rende noto come proprio Di Matteo apprezzi il codice etico dei 5 stelle nell’ultima versione, quella criticata dopo la modifica. Grillo lo riprende e lo completa. Ed emergono anche le parole pronunciate da Di Matteo durante un incontro pubblico.
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