Perso o sbiadito il vero significato del ruolo di madrina e padrino nelle celebrazioni del battesimo e della cresima e l’arcivescovo di Palermo Corrado Lorefice lo sospende per tre anni.
Le parole di Lorefice
“Nel corso del tempo convenzioni sociali e abitudini consolidatesi hanno compromesso l’autentico significato di questo ufficio esercitato a nome e per mandato della Chiesa – spiega l’arcivescovo – Confuso spesso con relazioni di parentela — se non addirittura con legami ambigui — e relegato, il più delle volte, al solo momento rituale, ha perso l’originario significato di accompagnamento nella vita cristiana del battezzato e del cresimato, riducendosi a semplice “orpello coreografico” in una cerimonia religiosa. Da tempo, ormai, si discute sull’opportunità o meno di sospendere o abolire l’istituto del “padrinato”, ritenuto, di fatto, non obbligatorio dallo stesso Codice di Diritto Canonico, che a tal proposito rimanda a una valutazione discrezionale significata dalla clausola “per quanto possibile”.
Per questo motivo “è sospeso “ad experimentum”, dal primo luglio 2023 e per la durata di un triennio, l’ufficio di Padrino e di Madrina nel Battesimo dei bambini, nella Confermazione degli adolescenti e degli adulti, nonché nell’liniziazione cristiana degli adulti.. Nei riti rispettivi si ometta tutto quanto riguarda i Padrini”.
La decisione del vescovo di Mazara
Da sabato scorso, 1° gennaio, è in vigore il nuovo decreto del Vescovo di Mazara del Vallo, monsignor Domenico Mogavero, che sospende la presenza dei padrini nella celebrazione del sacramento del battesimo dei bambini.
Ma non solo. La sospensione ‘ad experimentum’ – ovvero limitata nel tempo, nel caso specifico fino a dicembre 2024 – riguarda anche il rito della confermazione degli adolescenti e degli adulti e quello dell’iniziazione cristiana, cioè la cresima. Come conseguenza, ad accompagnare davanti al sacerdote chi deve ricevere il battesimo o la cresima saranno i genitori o chi ne ha curato la preparazione.
Nel decreto monsignor Mogavero ha scritto: “L’ufficio di padrino nei due sacramenti del battesimo e della confermazione ha perduto il suo significato originario, limitandosi a una presenza liturgica puramente formale alla quale non segue l’accompagnamento del battezzato e del crismato nel cammino di crescita umana e spirituale”.
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