I giudici della Corte dei conti bloccano il rinnovo del contratto dei dipendenti della Regione Siciliana. L’intesa era stata firmata nell’aprile scorso ma i magistrati contabili non hanno ratificato l’accordo raggiunto tra Regione e sindacati.

L’ok del collegio alla relazione dei magistrati

Il collegio ha approvato la relazione dei magistrati istruttori. “Ai fini della certificazione dell’ipotesi di contratto regionale di lavoro del comparto non dirigenziale per il triennio 2019-2021, – si legge nel dispositivo dei giudici della sezione di controllo di via Notarbartolo – accerta la mancanza delle condizioni di compatibilità finanziaria ed economica con gli attuali strumenti di programmazione e di bilancio della Regione siciliana, per le motivazioni indicate nel rapporto di certificazione”. La delibera con tutte le motivazioni verrà trasmessa nei prossimi giorni all’Aran Sicilia che dovrà prendere nuove misure. L’ipotesi è che il nodo stia nella mancata approvazione del rendiconto 2023 della Regione.

Gli aumenti per i regionali

L’intesa siglata negli uffici dell’Aran Sicilia prevede per i lavoratori un aumento mensile degli stipendi che varia da 61,82 per la categoria economica più bassa a 145 per quella più alta. Per le categorie A l’aumento medio è di circa 65 euro, per le B di circa 76 euro. Per le categorie superiori, invece, l’incremento medio è di cento euro (per le C) e di 120 euro (per le D).

La preoccupazione dei sindacati

“Un ulteriore smacco nei confronti dei dipendenti regionali che attendono il rinnovo di un contratto scaduto da anni – commenta il segretario Fp Cgil Sicilia Gaetano Agliozzo -. Attendiamo di conoscere a fondo le motivazioni della Corte ma intanto non possiamo registrare quantomeno l’approssimazione di questo governo. Eravamo stati rassicurati sulle compatibilità economiche e finanziarie dell’accordo e ora tutto torna in discussione, siamo preoccupati”.

“Questo stop ci preoccupa – dice Daniele Passanisi, segretario generale Cisl Fp Sicilia – perché si allungano i tempi per il riconoscimento di diritti che i dipendenti regionali attendono da troppo tempo. Ci auguriamo che, una volta conosciute le motivazioni della magistratura contabile, si possa subito riaprire il confronto e il governo regionale ponga in essere tutte le misure necessarie per giungere alla firma definitiva del nuovo Ccrl. Noi faremo tutto quanto nelle nostre possibilità per accelerare i tempi”.

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