Chiedono equità di trattamento con i privati, maggiori risorse e criteri più trasparenti ed equi per l’erogazione dei fondi. Sono sul piede di guerra i laboratori di analisi ed i centri di medicina specialistica convenzionati con la Regione.
Il 15 marzo i dipendenti di oltre 300 laboratori – che hanno già dato adesione – su 450 in totale, manifesteranno a piazza Ottavio Ziino, davanti l’assessorato alla Salute. Previsti disagi per chi martedì dovrà effettuare prelievi del sangue o visite mediche ma i laboratori fanno sapere, tramite i sindacati, che “la consegna dei referti avverrà regolarmente e le terapie saranno effettuate regolarmente”.
Dieci le sigle che hanno aderito: Abs guidata da Giuseppe Maugeri, Aipa da Nicola Locorotondo, Amsa-Fkt (Calogero Montaperto), Ardiss-Fkt (Salvatore Calvaruso), Citds (Domenico Marasà), Croat (Francesco Salerno), Federbiologi (Pietro Miraglia), Federlab (Gabriele Salvo), Laisan (Filippo Cinardo, Sbv (Salvatore Gibiino).
I sindacati lamentano diverse questioni aperte ormai da tempo e per le quali non è stata ancora trovata soluzione. A partire dai rimborsi per le prestazioni effettuale nel 2015. Che ci sarebbe stata la decurtazione era noto, ma i sindacati ricordano che la Regione avrebbe dovuto operare un taglio dell’1 per cento rispetto all’anno precedente “ma in media la decurtazione è stata del 5 per cento con punte del 15 per cento”.
Tra le altre richieste c’è quella di revocare la circolare “che indebitamente impone l’obbligo di Durc alle strutture specialistiche accreditate esterne”.
Secondo i sindacati “i laboratori sono già sottoposti al controllo delle Asp e tra l’altro non siamo tenuti al Durc perché i nostri non sono appalti”.
Quindi chiedono di “sospendere ogni attività di verifica dei requisiti di accreditamento fino a che non venga rimosso l’ indegno privilegio dell’ esenzione dei controlli per gli ambulatori pubblici e non venga ripristinata l’ effettiva parità tra pubblico e privato accreditato”.
I sindacati stanno cercando di ottenere un incontro con l’assessore regionale alla Salute, Baldo Gucciardi.