Nicola Morra si schiera al fianco di Paolo Mondani, il giornalista di Report autore dell’inchiesta “La Bestia nera”. Il servizio, andato in onda lunedì sera su Rai3, ha acceso i riflettori sulle possibili connessioni tra mafia ed eversione di destra nel periodo delle stragi del 1992. Il presidente della Commissione antimafia ha commentato la vicenda raccontata da Mondani. Ospite a Casa Minutella (il talk show prodotto da BlogSicilia), il giornalista del servizio pubblico aveva raccontato di essere stato convocato dai magistrati di Caltanissetta già un mese prima della messa in onda del programma.
Morra, ecco “perché l’opinione pubblica italiana ha sempre meno fiducia nella magistratura”
Con un post pubblicato sul suo profilo facebook, l’esponente politico dei Cinquestelle spiega cosa ne pensa: “Ci si domanda perché l’opinione pubblica italiana ha sempre meno fiducia nella magistratura con danno per quei magistrati seri e rigorosi che continuano a lavorare nel rispetto dei valori fondanti della nostra Costituzione e guarda con grande ammirazione il lavoro giornalistico di Report” sostiene Morra. “Mi sembra tutto chiaro”, conclude provocatoriamente il presidente dell’Antimafia.
Il retroscena raccontato da Paolo Mondani
A Casa Minutella, Mondani aveva raccontato così quell’episodio: “Un mese fa fui convocato dalla Procura di Caltanissetta per capire perché io stavo facendo delle interviste. Siccome non avevo mandato in onda nulla, non avevo scritto nulla, chiesi a loro se l’Ordinamento nostro prevede che sul giornalista venga fatto un lavoro preventivo, su quello che sta pensando, sulle fonti che sta incontrando e sulle interviste che sta facendo. Opposi il segreto professionale su tutte le cose che mi riguardavano. Mi fu risposto che se io avessi mandato in onda alcune di quelle cose, mi avrebbero smentito. Prima ancora di sapere cosa avrei mandato in onda”.
Il post pubblicato da Morra è diventato virale sulla piattaforma social, con migliaia di commenti e condivisioni. C’è chi offre la sua solidarietà al giornalista di Report e chi parla di “personaggi delle istituzioni che hanno il controllo della magistratura” e di “mafia dentro le istituzioni, lo hanno capito anche le pietre”.
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