- Neurochirurgia e cardiochirurgia pediatrica, incontro tra il direttore dell’Arnas Civico e le associazioni di pazienti
- Tanti bambini siciliani costretti a viaggi della speranza al nord
- Mancano adeguate strutture pediatriche nella nostra Isola
- Il direttore generale dell’ospedale Civico: “Concludere la gara entro il 31 dicembre”
Si allungano i tempi per la realizzazione dei reparti di neurochirurgia e cardiochirurgia pediatrica in Sicilia. A sostenerlo sono Cira Maniscalco, presidente del CO.SMA.NN (Comitato siciliano malattie rare neurologiche e neurochirurgiche) e Fabrizio Artale, presidente del Movimento per la Salute dei giovani, che hanno incontrato, di recente, il direttore generale dell’ospedale Civico, Roberto Colletti.
“Bambini senza cure in Sicilia”
“Ci è stato comunicato – si legge in una nota dei due rappresentanti delle associazioni che tutelano giovani pazienti – che la manifestazione d’interesse pubblicata dall’Arnas Civico di Palermo, che sarebbe scaduta il 30 giugno, è stata annullata e l’intenzione è quella di procedere con un bando di più ampio respiro internazionale, con scadenza il prossimo 31 dicembre. A manifestare il proprio interesse erano stati l’Ismett di Palermo per la neurochirurgia pediatrica, l’ospedale san Donato Milanese e il Bambin Gesù di Roma per la cardiochirurgia. Nulla continua a muoversi e rimane profondo il nostro dispiacere per i bambini affetti da questo tipo di malattie che restano senza cure in Sicilia”.
Si allungano i tempi e continuano i viaggi della speranza al nord
La mancanza di strutture pediatriche per la neurochirurgia e la cardiochirurgia costringe molte famiglie siciliane a estenuanti viaggi della speranza al Nord. Fra le associazioni che da tempo si battono affinché sia sanato questo gap in Sicilia serpeggia la delusione e il timore che i tempi continuino ad allungarsi senza raggiungere un risultato concreto.
Concludere la gara entro il 31 dicembre
La replica del direttore Colletti, però, intende riportare la serenità fra i pazienti e le loro famiglie. “L’iter – ha spiegato – non ha subito alcun ritardo, a parte qualche intoppo legato al Covid. Alla manifestazione d’interesse, che è una sorta di esplorazione preliminare del mercato, seguirà il bando per l’individuazione del partner, che è molto complesso e sarà espletato da una commissione di alto livello. L’impegno che ho preso con i due rappresentati delle associazioni che ho incontrato è di concludere la gara entro il 31 dicembre. Dopodiché seguirà una fase di sperimentazione che coinvolgerà personale chirurgico di grande livello per formare una squadra. Palermo avrà così la sua scuola di neurochirurgia e cardiochirurgia pediatrica che fermerà tanti viaggi della speranza”.
Commenta con Facebook