Nello Musumeci, investito nei giorni scorsi dalla carica di
Ministro per il Sud e del Mare, ottiene anche la delega alla protezione Civile. Una nomina che era nell’aria vista la sua partecipazione, nei giorni scorsi alle esercitazioni eseguite dalla Protezione civile nel messinese
La delega a Musumeci nel corso del Consiglio dei Ministri
Ieri nel corso della riunione del Consiglio dei Ministri sono state assegnate anche le delega e i ministeri senza portafoglio. Al ministro del Sud del mare Nello Musumeci è stata assegnata alla delega per la Protezione Civile. Nei giorni scorsi si era posto il problema perché la Protezione Civile è sempre stata alle dirette dipendenze di Palazzo Chigi, visto che si occupa di emergenze ma non ha tra le sue competenze e la gestione degli eventi di mare.
Aveva partecipato alle esercitazioni della Protezione civile
Il neo ministro Musumeci aveva però sottolineato “la necessità di valorizzarne il ruolo soprattutto in un periodo di grandi cambiamenti climatici collegati all’azione devastante dell’uomo”. Il 4 novembre era stato proprio Musumeci a partecipare alle esercitazioni sul rischio sismico nell’area dello Stretto di Messina sui terremoti e maremoti.
“Ringrazio Governo per delega su Protezione Civile”
“Ringrazio il Presidente del Consiglio per questo ulteriore atto di fiducia. Protezione civile e Casa Italia sono due deleghe di grande responsabilità e, quindi, particolarmente esaltanti, che vanno ad unirsi a quella per le Politiche del mare. Una delega fortemente voluta proprio dal Presidente Giorgia Meloni, che dimostra l’intenzione del Governo di valorizzare il mare come grande forma di rilancio per l’indotto dell’Italia”. Così Musumeci commenta le nomine decise nel consiglio dei ministri di ieri sera. Musumeci è stato, in materia di Protezione civile, commissario del governo per l’emergenza vulcanica sull’Etna nel 2001 e confermato commissario per la ricostruzione l’anno successivo. È stato, tra l’altro, delegato per la crisi idrica nella provincia di Palermo, per le mareggiate nell’isola di Salina, per i gas tossici nell’isola di Vulcano e, negli ultimi cinque anni, commissario del governo nazionale per la lotta al dissesto idrogeologico in Sicilia.
Le deleghe “vuote”
Si è alluso al fatto che Musumeci abbia avuto in realtà una sorta di scatola vuota. Deleghe, si dice, non realmente incisive. Per la prima volta è stata assegnata una delega al “mare” anche se alla fine la guardia costiera viene diretta dal ministro Matteo Salvini essendo stata incardinata come responsabilità al ministero delle Infrastrutture. L’altra delega assegnata è stata quella al Sud ma anche qui qualcuno ha storto il muso. Perché la Coesione territoriale in realtà è andata all’altro ministro Raffaele Fitto.
La polemica del Movimento 5 Stelle
Il Movimento 5 Stelle per primo è stato quello che ha messo in risalto come i poteri di Musumeci siano molto marginali in questo esecutivo. Lo aveva detto senza giri di parole Paolo Ficara, esponente grillino ed ex parlamentare nazionale a proposito dell’ingresso nel governo Meloni dell’ex presidente della Regione, Nello Musumeci. “Musumeci – aveva sostenuto – sarà a capo di un ministero praticamente inutile”. Ficara ha addirittura considerato antimeriodionalista la scelta del governo di avere solo due ministri del Sud. “Doveva far diventare ‘bellissima’ la Sicilia ma è scappato per un posticino sicuro al Senato, nominato adesso, udite udite, Ministro del mare e del Sud”.
Una delega che può cambiare visione
La delega alla Protezione civile ora cambia la visione del ruolo di Musumeci nel governo Meloni. E’ una delega pesante che ha un ruolo strategico in tantissimi territori italiani, avendo competenze su disastri, alluvioni e su una serie di lavori pubblici per infrastrutture collegate alla mitigazione. E sotto questo aspetto proprio la Sicilia ha tanto bisogno di questo tipo d’investimenti. Da considerare che nell’ultimo ventennio questi poteri legati alla protezione civile sono rimasti nelle mani del presidente del consiglio.
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