Presentato oggi a Partinico e Palermo e domani a Siracusa e Catania il docufilm “Paolo vive”, scritto e diretto da Debora Scalzo distribuito nelle sale cinematografiche italiane a partire dal 19 Ottobre 2024.

Un potente tributo a una delle figure antimafia più importanti d’Italia, la regista Debora Scalzo, da anni residente al nord ma con cuore siciliano al 100%, fa rivivere la storia del giudice Paolo Borsellino, interpretato magistralmente dall’attore Bruno Torrisi, nel suo ultimo documentario, Paolo Vive. “Mio nonno Lorenzo lavorava nelle scorte negli anni più cruenti della criminalità organizzata in Sicilia – dice la regista -. Ha lavorato per il giudice Terranova, ha conosciuto Paolo Borsellino, e sono cresciuta sentendo questo aneddoti, su questi grandi uomini, e da qui ho basato il mio percorso di legalità. Questo è un omaggio a tutti loro, e anche a mio nonno”.

“Paolo vive è qualcosa di reale”

Torrisi dichiara: “Paolo Vive non è soltanto il titolo di un bellissimo docufilm, è qualcosa di reale, di tangibile, di concreto: Paolo Borsellino è vivo, non è morto, continua a vivere nel quotidiano di tutta la società civile. Vive nell’animo di tutti quelli che amano questa terra martoriata, che soffrono la prepotenza, l’ingiustizia, l’indifferenza della politica. Io sono diverso da quando Paolo vive in me e farò di tutto perché continui a vivere. Non facciamolo morire mai”. Il documentario, che debutterà nelle sale il 19 ottobre, non solo racconta la vita e l’eredità di Borsellino, ma serve anche a ricordare la lotta in corso contro la criminalità organizzata.

La distruzione

La distribuzione internazionale partirà da dicembre per un tour internazionale che toccherà l’Europa, il Regno Unito, la Nuova Zelanda, l’Australia, il Brasile e il Nord America, con proiezioni speciali a Los Angeles, New York, Toronto e Vancouver. Un viaggio attraverso i continenti.

Il documentario

La strage di Via D’Amelio del 1992 scosse profondamente Palermo e l’intera Italia, provocando la tragica morte del giudice Paolo Borsellino e della sua scorta. “Paolo vive” intreccia con maestria l’instancabile ricerca della giustizia di Borsellino, vividament rappresentato da Bruno Torrisi, con le toccanti riflessioni di coloro che hanno condiviso il suo coraggioso viaggio. Attraverso interviste intime, testimonianze inedite e filmati d’archivio, questo documentario non solo onora l’eredità duratura di Borsellino, ma funge anche da grido di battaglia per una nuova generazione, esortandola ad abbracciare i suoi valori di integrità e coraggio. “Paolo vive” è un potente invito a continuare la lotta contro la minaccia mafiosa, mantenendo viva la memoria di un uomo che ha sacrificato la propria vita per il bene comune. Un ritratto commovente e ispiratore di un eroe moderno, il film ci ricorda che la vera giustizia è un impegno continuo e collettivo.

Le parole della Scalzo

La regista dichiara: “Spero che “Paolo Vive” possa fare riflettere tutte quelle persone che stanno in silenzio, che non si oppongono alla mafia. Spero che i giovani si avvicinano sempre di più al mondo della legalità, è importante studiare, capire e conoscere, tre parole d’ordine che servono per avviare un processo di cambiamento sociale. Paolo Borsellino ha lasciato una grande eredità, il coraggio di camminare a testa alta, la sua grande dedizione, il saper dire di no e lottare per ciò in cui si crede. Ma soprattutto, ci ha insegnato che anche il nemico più difficile può essere sconfitto. Perché la Sicilia quella vera è Paolo Borsellino. Nel mio film ho voluto inserire testimonianze importanti, senza tagli, un racconto a 360° di quel giorno con le parole di chi ha vissuto la strage: parenti, amici, chiunque aveva qualcosa da dire,. Attraverso interviste intime, testimonianze inedite e filmati d’archivio. Nel film, insieme a Roberta Gatani, la nipote del giudice, ho poi voluto raccontare quella che è la casa di Paolo, una realtà splendida che va avanti con sovvenzioni privati e non con aiuti statali, un qualcosa che tutti debbono conoscere”.

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