“Il 20 ottobre a Catania presenteremo il FrecciaBianca, è la prima volta che un treno Freccia sbarca in Sicilia. Toccherà Palermo, Caltanissetta, Enna, Catania e Messina, percorrerà la tratta avanti e indietro per garantire il Freccia Rossa che da Villa San Giovanni sale verso Roma e Milano. È il primo passo perché grazie a un biglietto integrato potrò avere garantite le coincidenze”. Così Giancarlo Cancelleri, sottosegretario alle Infrastrutture, intervenuto durante l’undicesima edizione di No Smog Mobility, la rassegna sulla mobilità sostenibile in programma al Museo dei Motori dell’Università di Palermo.

La promessa

“I tempi – aggiunge Cancelleri – li stiamo migliorando di parecchio perché passeremo da 11 ore e mezza con un Intercity da Caltanissetta a Roma a otto ore e mezza per andare a Roma con il Freccia Bianca. Sono consapevole che possiamo migliorare. Nel 2024 noi porteremo i FrecciaRossa in Sicilia e i passeggeri non dovranno scendere dal treno. Li stiamo facendo costruire in maniera tale che saranno da quattro carrozze anziché da otto e quando arrivano a Villa San Giovanni tramite lo sgancio rapido si infileranno direttamente dentro il traghetto e una volta sbarcati a Messina, si divideranno”.

I treni Frecciabianca

I treni Frecciabianca sarebbero arrivati la notte fra il 20 e il 21 settembre, a Messina, dal traghetto e hanno raggiunto la stazione centrale peloritana. In tutto 8 carrozze (due di prima classe) con tutti gli standard delle Frecce: bar e Wi-Fi, nella locomotiva E464 marchiata “Frecciabianca“. Velocità di punta di 200 Km/h, scriveva Repubblica pochi giorni fa. Ma sarà vero? Stando agli esperti no. Impossibile.

“Solo un bluff”

I motivi sono sostanzialmente due: «Il primo è che i mezzi indicati – sostiene l’ingegnere Roberto Di Maria, di Palermo in Progress –  sono vetture che possono raggiungere al massimo i 160 km/h e non i 200; il secondo motivo è che i treni circoleranno su linee obsolete, che solo per brevi tratti consentono di superare i 100 km/h, con punte di 150 soltanto in una ventina di km sulla Messina-Catania. La promessa dell’Alta velocità “light”? Solo un bluff», sostiene l’esperto di trasporti ferroviari. «Non esiste l’Alta Velocità “light” – prosegue – solo bugie e inesattezze». Niente Frecciabianca, figurarsi i Frecciarossa. E ancora si attende il doppio binario.

 

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