“Su richiesta delle organizzazioni sindacali Filcams Fisascat e Uiltucs abbiamo incontrato l’assessore regionale alle Attività produttive, Mimmo Turano, al quale hanno partecipato anche i rappresentanti dei datori di lavoro. Si torna a parlare di apertura domenicale dei negozi. La posizione della Fisascat non è mutata. Eravamo e siamo per la chiusura”.
Lo dichiara Mimma Calabrò, segretario generale Fisascat Cisl Sicilia.
Spiega Calabrò: “Ad oggi e fino al 7 giugno un’ordinanza del presidente della Regione Nello Musumeci stabilisce la chiusura. E dopo? Laddove la Regione siciliana dovesse determinare ulteriori proroghe per le chiusure, rendendoci conto che il momento è difficile per tutti, con buon senso, sarà necessario trovare il giusto equilibrio per non aggravare ulteriormente una stagione segnata dall’emergenza sanitaria prima ed economica poi”.
“Ma – precisa la sindacalista – restiamo contrari ad un’apertura 365 giorni l’anno. La drammatica stagione che stiamo vivendo ha dato il giusto ruolo ai veri valori, come quelli della famiglia che vanno tutelati. E per tutelarli occorre che durante la settimana ci sia un giorno, per l’appunto quello domenicale e festivo, per stare tutti insieme. Si può e si deve trovare un punto di equilibrio, basta volerlo”.
Su negozi e market aperti la domenica le posizioni di associazioni di categoria e sindacati sono contrapposte.
Sono tante le categorie di esercenti che hanno chiesto di tornare al lavoro anche di domenica e nei giorni festivi – garantendo il rispetto dei protocolli di sicurezza – aprendo le attività di vendita al dettaglio.
Sono stati gli stessi titolari di attività commerciali di Palermo a chiedere al presidente della Regione di modificare l’ordinanza dalla Fase 2, ritenendo che la chiusura domenicale penalizzi le imprese palermitane e rischia di essere iniqua, soprattutto se si considera che in molte regioni italiane, Lombardia compresa, è stata autorizzata l’apertura dei negozi.
Tanto che, il 22 maggio scorso, la presidente di Confcommercio Palermo, Patrizia Di Dio, ha inviato una lettera urgente al presidente della Regione chiedendo l’immediata apertura delle attività commerciali al dettaglio, anche la domenica e nei giorni festivi, sempre garantendo il rispetto delle doverose misure anti contagio.
“La richiesta – ha spiegato Patrizia Di Dio – è supportata da migliaia di commercianti che sono con l’acqua alla gola dopo 75 giorni di chiusura forzata e che non possono permettersi di perdere occasioni di vendita nelle giornate domenicali e festive, a maggior ragione in questa fase di ripartenza. L’apertura dei negozi, coniugata con la voglia e la necessità delle famiglie di tornare ad acquistare, non può certamente rappresentare un pericolo di contagio in più rispetto ai giorni feriali, considerato il grande senso di responsabilità già dimostrato in questa prima settimana di lavoro nell’applicazione delle regole dettate dall’ordinanza”.
Intanto, il 23 maggio, sono arrivati alcuni chiarimenti delle disposizioni contenute nell’ordinanza del presidente della Regione Siciliana dello scorso 17 maggio. Le novità, contenute in una circolare firmata dal capo della Protezione civile regionale Calogero Foti, hanno riguardato, tra l’altro, pasticcerie, panifici e tabacchi ma anche l’uso della mascherina, i teatri, gli esercizi commerciali in luoghi turistici e di culto, le scuole di danza, i Parchi avventura e i Parchi acquatici.
Nella circolare si legge che “L’art.10, co.1 dell’ordinanza n.21 del 17 maggio 2020, nella parte in cui esclude dall’obbligo di chiusura al pubblico “le farmacie, le edicole, i bar, la ristorazione e i fiorai”, va interpretato nel senso che nel suddetto novero di esclusioni vanno altresì ricompresi, anche alla luce dell’art.3 della medesima ordinanza, le pasticcerie, i panifici e i mercati del contadino che, pertanto, potranno scegliere se osservare o meno l’apertura al pubblico nei giorni domenicali e festivi, e ciò tenuto conto della omogeneità contenutistica delle attività svolte con quelle espressamente autorizzate dall’ordinanza, e i tabacchi, per le particolari finalità svolte da detti esercizi nelle giornate domenicali e festive”.