“Incredibile ma vero che questa maggioranza non sia riuscita ad approvare ieri il rendiconto per la reiterata mancanza del numero legale. Senza rendiconto non si potra’ passare all’assestamento di bilancio e ai suoi 210milioni indispensabili per l’isola. Non si potra’ di certo andare a dicembre: quello e’ tempo di finanziaria, la legge che traccera’ le linee per lo sviluppo della Sicilia”.
E’ quanto hanno sostenuto i deputati Ncd che hanno tenuto una conferenza stampa a Palazzo dei Normanni e durante la quale hanno anche sottolineato la loro presenza continuativa in aula (sette deputati su sette: il 20% dei partecipanti alle sedute) e nelle commissioni, a differenza del resto della maggioranza di governo.
Per il capogruppo, Nino D’Asero le priorita’ sono “lo sviluppo e gli aiuti al mondo del lavoro, in particolare alla piccola e media impresa” a favore della quale un ddl presentato proprio da D’Asero e firmato dagli altri sei componenti Ncd, ancora per mancanza continuata di numero legale, giace da tempo in commissione Bilancio.
Vincenzo Fontana ha “l’impegno del Ncd mai venuto meno, per esempio, nelle azioni volte alla valorizzazione del patrimonio culturale, storico e artistico, con un occhio rivolto al turismo che, in questo ultimo anno, ha visto un aumento del 30% dei visitatori dell’Isola grazie alle politiche virtuose rivolte in questa direzione”. Cosi’ come nel cercare di venire incontro alle ex Province “e alle loro casse vuote, con dipendenti che non percepiscono stipendio da mesi e col consequenziale mancato intervento di manutenzione sul territorio, e ai Comuni i quali, senza loro colpa, vanno
inesorabilmente verso il dissesto economico al netto dei problemi di retribuzione e di stabilizzazione dei lavoratori precari”.
Sui municipi si e’ soffermato Pietro Alongi, rimarcando la carenza di fondi nel capitolo dedicato “che faremo di tutto
per rifinanziare e per incrementare” agli interventi nei confronti dei disabili psichici “anche per evitare guai di
giustizia ai sindaci i quali sono dalla legge ritenuti responsabili, sia istituzionalmente che penalmente, di questi
soggetti disagiati”.
“Ma per far tutto cio’ – ha spiegato il presidente della II commissione, Vincenzo Vinciullo – e’ necessario che la stessa maggioranza di governo riveda il proprio operato poiche’, lo ribadiamo, la mancata approvazione del rendiconto e’ stata dovuta alla mancanza del numero legale in Aula, con il Ncd presente al completo. “Le beghe interne alle formazioni politiche che reggono la giunta Crocetta non possono inficiare il futuro della Sicilia. Senza rendiconto non si potra’ approvare l’assestamento da 210milioni di euro e, di conseguenza, non si potra’ procedere celermente all’approvazione della nuova legge finanziaria che dara’ ossigeno e lavoro e sviluppo a questa terra. Anche perche’ – ha concluso – per esempio il Pd, e’ diviso qui ma compatto sul territorio quando c’e’ da attaccare i suoi stessi alleati”.