- Autorità Palermo affida demolizione nave affondata al porto
- Motocisterna Graziella M. semisommersa nell’area del Molo Nord
- La nave affondata nel dicembre 2019
Demolizione in vista per la motocisterna Graziella M. L’imbarcazione si trova nello specchio d’acqua del Porto di Palermo. Affondata a metà dicembre 2019 e, dopo circa un mese, riportata in superficie dal proprietario, un privato, la Graziella M. è rimasta semi sommersa nella zona del Molo Nord, con attorno le panne galleggianti per scongiurare il rischio inquinamento, in attesa di essere rimossa.
La demolizione decisa dall’Autorità di sistema portuale
Le operazioni per demolire il grosso scafo partiranno nei prossimi giorni su iniziativa dell’Autorità di sistema portuale del mare di Sicilia occidentale (Adsp), che ha affidato per circa 140 mila euro alla ditta Eurodemolizioni srl le operazioni di messa in galleggiamento della motocisterna, demolizione, controllo della sicurezza ambientale, trasporto e conferimento in discarica dei rifiuti prodotti. “L’imbarcazione può essere d’intralcio alla navigazione e pericolosa per l’ambiente – dicono dall’Autorità – Il proprietario della Graziella M, nonostante sia stato autorizzato alla demolizione, si è reso irreperibile. L’Adsp si sta sostituendo al privato con riserva di rivalersi sullo stesso che non si è attivato come richiesto dalla Capitaneria”.
L’affondamento il 16 dicembre 2019
A gennaio 2020 sono iniziati i lavori per il recupero della nave affondata nel dicembre 2019. Dopo circa 20 giorni trascorsi sul fondale erano entrate in azione le ditte incaricate, che hanno “avvolto” lo scafo con dei grossi cavi in acciaio per tirare su la nave grazie ad alcune gru che hanno riportato in superficie la prua. La nave, per cause ancora da accertare, si era inabissata. La nave era stata già messa in sicurezza pochi giorni dopo con l’applicazione delle panne galleggianti per evitare versamenti di liquami o carburante.
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