Tornare a casa per Natale è l’incubo di ogni fuori sede. Per i più “strateghi” una realtà conosciuta è risparmiare facendo scalo in una città europea attendendo la coincidenza. Per altri, “pagare e sorridere” rimane l’unica opzione per passare le vacanze con i propri cari. Quest’anno contro il caro voli la Regione ha introdotto il “Sicilia Express” di FS treni Turistici Italiani che unisce il Nord al Sud passando per diverse città del centro-nord. Ma le opinioni dei fuori sede (lavoratori e studenti) si spaccano in due.
“Dopo le misure contro il caro voli, che intendiamo rafforzare a breve, abbiamo deciso di sostenere questa iniziativa – ha detto il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani – sono fiducioso e penso che molti apprezzeranno questa modalità di spostamento. L’auspicio è poter ripetere questa esperienza anche in altri periodi dell’anno”.
In un contesto in cui il caro voli rappresenta una problematica sempre più pressante per i fuori sede, il Sicilia Express emerge come una potenziale soluzione per alleviare le difficoltà economiche legate ai viaggi.
“Il Sicilia Express è una buona iniziativa – ha dichiarato Claudia Pepe, studentessa fuori sede a Padova – confrontandomi con altri colleghi siamo un po’ scontenti riguardo ai provvedimenti di contrasto al caro voli – aggiunge – per salire e scendere in media spendiamo fino ai 400€. Alla luce di questo, il Sicilia express è un’opportunità interessante. Personalmente proverò ad usufruire del servizio pur di risparmiare ma penso si debba fare di più. Dovrebbe essere aggiunta anche Padova come tappa, essendo una delle città d’Italia col maggior numero di fuori sede”.
Per chi vola da Roma, la situazione è leggermente diversa: “E’ sicuramente più conveniente rispetto agli attuali prezzi delle compagnie aeree – ha dichiarato Chiara Desiderio, lavoratrice a Roma – peccato che stiano pubblicizzando il servizio in ritardo, avrei provato il viaggio sul Sicilia Express ma ho già speso 200 euro per i voli, cifra modesta poiché ci ho pensato due mesi fa – continua – è impensabile che per 45 minuti di volo io debba spendere minimo 80 euro escludendo perlopiù la valigia”.
Poi ancora: “Lo chiamano Treno Express e poi ci si mette 18 ore per arrivare in Sicilia perché ovviamente non c’è alta velocità da Napoli in giù – ha dichiarato Aurora Ignazzitto, lavoratrice fuori sede a Milano – per disperazione, pur di non pagare 240 euro a tratta lo avrei preso il treno ma introdurre questo servizio 20 giorni prima del Natale è abbastanza invalidante per la maggior parte delle persone che hanno già acquistato i biglietti – aggiunge – tornare a Natale in Sicilia è da sempre un disagio, per esperienza personale posso affermare con fermezza che è un lusso per pochi poter tornare a casa”.
“E’ interessante ed piacevole pensare che il governo siciliano abbia pensato ad una possibile soluzione al disagio del rincaro natalizio – ha detto un’altra fuori sede di Milano – penso però che non sia una soluzione valida per tutti, soprattutto per i lavoratori. Personalmente non potrò prendere il biglietto del 21 dicembre per motivi lavorativi, spero che il servizio possa essere accessibile in futuro anche per noi lavoratori”.
“Non voglio essere nemico della contentezza – ha detto tramite social Ismale La Vardera, deputato regionale – Ma non penso che la soluzione al problema sia mettere un treno per arrivare in Sicilia. Il problema va risolto a monte cambiando i prezzi delle compagnie aree – aggiunge – Io non credo che i siciliani abbiano bisogno di questo. Abbiamo bisogno di una soluzione non di far 16 o 18 ore di treno come se fossimo nel 1997, siamo nel 2024 esistono gli arei, battete i pugni perchè questo problema venga risolto alla base”.