Due guardie mediche turistiche irregolari, 6 comunità alloggio per anziani multate, 8 villaggi turistici e resort sanzionati. Sono alcuni numeri del bilancio dell’estate dei controlli dei carabinieri del Nas, il nucleo antisofisticazione e sanità, eseguiti nelle province di Palermo, Trapani e Agrigento. I militari hanno ispezionato decine di stabilimenti balneari, agriturismi, esercizi di ristorazione nonché comunità alloggio per anziani, farmacie, laboratori di analisi e presidi sanitari di continuità assistenziale turistica, riscontrando 12 violazioni penali e 29 infrazioni amministrative per complessivi 22 mila euro circa. Controlli a tappeto che hanno fatto emergere una serie di irregolarità.
Le segnalazioni e i sequestri
Ad essere state segnalate 29 persone alle competenti autorità amministrative e sanitarie, ed inoltre sono stati sequestrati prodotti alimentari per circa 210 chilogrammi per un valore complessivo di circa 6.100 euro. I Nas, contestualmente, hanno proceduto alla chiusura o sequestro di 5 strutture, fra cui uno studio di estetista senza autorizzazione. Le sospensioni delle attività sono state eseguite sulla base delle sanzioni previste in casi come questi.
Le irregolarità contestate
Fra le infrazioni riscontrate si ci sono l’assenza di tracciabilità della provenienza degli alimenti o il deposito di alimenti in cattivo stato di conservazione, il mancato rispetto dei requisiti generali in materia di igiene o delle procedure di autocontrollo, l’assenza o il mancato aggiornamento della registrazione sanitaria ed ancora l’ampliamento senza autorizzazione della capacità ricettiva delle strutture per anziani.
Anche azienda agricola nella rete dei controlli
Sempre i carabinieri del Nas di Palermo hanno sequestrato in un’azienda agricola a Castronovo di Sicilia, nel Palermitano, 1.391 vasetti di marmellata e conserve di pomodoro destinati alla vendita, del peso di 740 chilogrammi e un valore di 5.500 euro. In tutti i casi questi alimenti sono stati trovati sprovvisti di etichettatura e senza alcuna indicazione o documentazione commerciale sulla provenienza del prodotto. Il titolare è stato sanzionato con 1.500 euro per la violazione degli obblighi derivanti in materia di tracciabilità della provenienza degli alimenti.
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