Il governo della regione va in tournée. Dopo la giornata di ieri dedicata alla presentazione ai siciliani dei risultati del governo Musumeci in tre anni di attività (il report partiva dal 2018 per fermarsi al 2020) l’iniziativa diventa itinerante. La scarsa capacità di comunicare da parte dell’esecutivo siciliano è un dato assodato per Musumeci che pure continua ad insistere con i suoi assessori sull’esigenza di ‘lavorare a testa bassa ed in silenzio’ e comunicare solo risultati raggiunti. Ma lui stesso è convinto dell’esigenza di ‘raccontare’ e raccontarsi. Ma non attraverso i giornali. O almeno non soltanto visto che i giornali sono interessati ad argomenti che non piacciono al governo come la conta dei segretari di partito assenti alla convention le diatribe sulla ricandidatura ancora non sposate dall’intera maggioranza.
“Ai siciliani interessa cosa abbiamo fatto per la Sicilia e cosa stiamo facendo” sostiene Musumeci che dunque vuole rivolgersi direttamente ai siciliani scavalcando il tramite dei mezzi di informazione.
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Dunque presentazione dei risultati (qui i vari report presentati ieri REPORT 1 ; REPORT 2; REPORT 3) ma non soltanto. Visto che ‘non c’è amministrazione senza politica’ è il momento di fare i conti.
Così il rapporto triennale diventa itinerante e per tutta l’estate e parte dell’autunno varie città dell’isola ospiteranno eventi per incontrare i territori e raccontare quel che si è fatto per questo per quell’area della Sicilia. Ma sarà anche un tour senza fine. Perché a dicembre partirà la seconda stagione del racconto. E’ quello il mese dedicato al fare il bilancio del 2021 che è rimasto fuori da questo evento anche perché, come dice l’assessore Razza utilizzando una metafora automobilistica “Il covid è stata una safety car per l’azione di governo che si è dovuta adeguare alle esigenze e rallentare la propria corsa”.
E se l’inverno sarà dedicato presentare i dati del 2021, la primavera del 2022 sarà, invece il momento per tirare il bilancio complessivo di 5 anni di governo e presentarsi al giudizio elettorale nell’autunno dello stesso 2022. In tour senza fine, dunque, verso la ricandidatura proprio perché non c’è amministrazione senza politica.