Mentre tiene banco il caso primarie del centrodestra, uno dei candidati già in pista, il leader di Diventerà Bellissima, Nello Musumeci, conferma le dimissione dalla carica di presidente della commissione Antimafia all’Ars che aveva anticipato qualche giorno fa nel corso di un intervento in aula.
“Il rispetto per le istituzioni viene prima degli interessi di parte”, ha scritto il deputato regionale nella lettera indirizzata al presidente dell’Ars, Giovanni Ardizzone, specificando come “tale decisione – che è assieme morale e politica – scaturisca dalla avvertita necessità di sottrarre l’Organismo parlamentare a facili e dannose strumentalizzazioni che potrebbero essere tentate nel corso della lunga campagna elettorale”.
Ed aggiunge di essere consapevole “di quanto sia difficile coniugare l’attività di candidato – in una stagione che peraltro si preannuncia aspra e densa di veleni – con quella di presidente di una Commissione che, per la sua specificità, impone a chi la guida equilibrio, sobrietà e spirito super partes”.
Musumeci era stato chiamato a guidare l’Antimafia regionale il 23 maggio 2013, anniversario della strage di Capaci, col voto favorevole di tutti i gruppi parlamentari: non era mai accaduto nella trentennale vita della Commissione.
In questi anni sono state condotte indagini come quella sul Cara di Mineo, sul Consiglio comunale di Catania, gli Istituti autonomi case popolari dell’Isola, sul sistema dei rifiuti, sull’agromafia e sulle società partecipate.
E’ stato anche varato un Codice etico per il personale politico e burocratico della Regione, che attende l’esame dell’Aula.
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