“C’è soddisfazione per l’esito di una manovra presentata come un conflitto dagli esiti devastanti e che invece si è sviluppata come un civilissimo confronto tra governo e parlamento. Abbiamo aderito alle richieste dell’opposizione, in Commissione Bilancio come in Aula, perché la manovra diventasse davvero patrimonio di tutti”.
Lo ha detto il governatore, Nello Musumeci, commentando la Finanziaria approvata dall’Ars lunedì sera. Una Finanziaria che ha definito ‘tridimensionale’ perchè affronta le tre grandi dimensioni del problema ovvero il taglio ai costi della politica dove possibile, l’aumento delle risorse per l’assistenza, risistemazione dei settori dove governa il caos con relativa organizzazione dei piani di sviluppo e futuro. “Questa è una legge degna di considerazione – ha aggiunto – perché risponde alle esigenze alle quali abbiamo improntato la nostra azione: dotare la Regione degli strumenti di pianificazione, dare regole nei settori in cui governa il caos, massima attenzione allo sviluppo e al welfare”.
“Non c’è stato muro contro muro – ha concluso Musumeci – ma hanno collaborato e sono stati coinvolti tutti i gruppi parlamentari. E’ la prima esperienza di questo governo e speriamo si possa presentare un bilancio 2019 entro la fine dell’anno”.
Musumeci ha rivendicato i 365 milioni stanziati nel complesso per i più deboli a partire dai disabili nelle varie forme di assistenza, il via anticipato alla campagna antincendio e numerose altre iniziative; ha preso educatamente le distanze da alcune iniziative di singoli deputati e dei gruppi parlamentari nel rispetto dei ruoli ed ha parlato di una finanziaria ‘tridimensionale’ perché affronta tutti gli aspetti senza dimenticare una dimensione rispetto ad un’altra con il taglio ‘ove possibile’ ai costi della politica che sono cosa diversa rispetto ai costi della democrazia.
“C’è stata grande attenzione nella Finanziaria ai disabili e al welfare in generale. Complessivamente sono previsti 365 milioni di euro per le fasce più deboli. Di questi, abbiamo previsto 271 milioni di euro per i disabili gravi e gravissimi, la quota maggiore per i disabili gravissimi, 32 milioni gli alunni disabili e 11 milioni per i disabili psichici”.
“Sono previsti – ha proseguito – anche 14 milioni per le persone affette da autismo, 11 milioni per il ‘Dopo di noi’, 17 milioni per gli anziani disabili over 65, 5 milioni per i piani di cura individuali”. “E ancora – ha concluso – 5 milioni per il reddito di inclusione, 200 mila euro per le donne vittime di atti di violenza, una somma che ha valore simbolico e morale. Infine, l’introduzione del quoziente familiare per le famiglie a basso reddito”.
“In Finanziaria sono stati stanziati 340 milioni per i Comuni, altri 115 per gli altri enti locali. Sono stati anche previsti premi per i piccoli Comuni che fanno differenziata sopra il 50% e 22 milioni per le ex Province. Mi sembra un buon risultato”.
“Sono stati previsti 53 milioni per il rinnovo dei contratti dei dipendenti regionali (un rinnovo atteso da 13 e 11 anni a seconda delle fasce). Adesso ci saranno le stabilizzazioni di alcuni precari di Regione e degli enti locali. Prevista anche la creazione di un fondo pensioni per le camere di commercio e criteri per accelerare l’approvazione dei bilanci negli enti regionali”.
“Sul fronte dell’agricoltura – ha aggiunto – abbiamo stanziato 10 milioni per le aziende colpite dalla recenti calamità naturali. Vogliamo dare anche un’ultima chance al risanamento dell’istituto Vite e olio. O si adegua a criteri di efficienza o la sua sorte è segnata. Poi ci sono anche 6,9 milioni di euro per il rinnovo dei lavoratori forestali”.
“In Finanziaria c’è uno stanziamento per la manutenzione degli edifici scolastici e abbattimento delle barriere architettoniche, interventi anche per eliminare residui di amianto. E’ una delle nostre priorità”.
“La legge – ha proseguito – prevedeva che entro il 2014 si sarebbero eliminati residui di amianto ma non è stato fatto nemmeno un passo in questa direzione. Siamo stati i primi ad arrivarci”. ”
Stanziati anche 11 milioni – ha aggiunto – per gli Ersu, che comunque dovranno essere riformati, ed è previsto il sostegno alle scuole paritarie per il diritto alla scelta delle famiglie tra statali e private. Altri 6,5 milioni arriveranno per gli interventi in materia di obbligo scolastico”.
“Abbiamo costituito l’Autorità di bacino, struttura interdipartimentale preposta al governo e alla tutela del territorio. E’ stata istituita con 20 anni di ritardo, meglio tardi che mai”.
“Possiamo – ha spiegato Musumeci – affidarli anche ai privati che ne facciano richiesta con contratto fino a 50 anni. C’è anche la convenzione con le capitanerie di porto per la valorizzazione del demanio marittimo. Previsto il potenziamento dell’Arpa, ente fondamentale per la cura del territorio, e la pianificazione dei parchi eolici”.
Nessun riferimento, invece, alle polemiche sui contributi a pioggia e sui tagli al trasporto pubblico su gomma con il rischio di dover tagliare corse e personale utilizzato dai sistemi di trasporto in concessione. Una risposta, però, è arrivata sugli ex Pip. “Ci sono deputati regionali che hanno costruito le proprie campagne elettorali sui lavoratori ex Pip. Ma ora la ricreazione è finita. Abbiamo avuto il coraggio di compiere un’azione di cui tutti hanno parlato in questi ultimi anni, ma nessuno ha mosso un dito per compierla”.
“I Pip – ha aggiunto – sono una forza lavoro di cui c’è bisogno. E’ anche una iniziativa di recupero sociale, non dimentichiamolo mai”. Sulla possibilità di una impugnativa della norma, Musumeci non si sbilancia. “Vedremo – ha concluso – quale sarà la sorte e ci comporteremo di conseguenza, è chiaro che i finanziamenti continueranno a essere assicurati”.
Prossima sfida il ddl collegato alla finanziaria che riporta gli stralci dalla stessa legge di stabilità e che attualmente langue in commissione. Fra le norme che ci sono proprio nel collegato anche la nascita di Grande Irfis che accorpa Ircac e Crias e nell’attesa “Abbiamo tentato di restituire, e in parte ci siamo riusciti, l’Irfis (Finanziaria per lo sviluppo della Sicilia) alla sua naturale vocazione e funzione. Mancavano 53 milioni al patrimonio dell’Irfis”.
“Adesso, dopo l’approvazione della finanziaria, apriamo la stagione brevissima del collegato – conferma Musumeci -già il prossimo 9 maggio il mini strumento contabile dovrebbe arrivare in aula, anche lì sono previste due o tre iniziative significative da parte del governo”.
“Nel collegato è prevista – ha aggiunto – la trasformazione di dieci Iacp in Agenzia regionale della casa. Sarà costituto anche un polo per finanziamento alle imprese. Prevista la soppressione dell’Esa e l’accorpamento dell’Istituto zootecnico e dell’incremento ippico”.
“Parte, così, la stagione delle riforme che speriamo sia condivisa da tutti i gruppi. La Sicilia ha bisogna di cambiare se ogni volta che si parla di riforme si scatenano le lobby, le organizzazioni di categoria e sociali perché tutto rimanga com’è allora significa che per alcuni questa Sicilia va bene. Ma allora perché siamo gli ultimi? Bisogna avere il coraggio di cambiare e vogliamo farlo con il piano coinvolgimento del parlamento”.
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