“Il fronte dell’opposizione deve uscire da un attendismo ormai ingiustificato. Rilanciamo, pertanto, la proposta di avviare da subito un percorso comune intanto del Pd, M5s, Art1-Leu”.
Lo afferma il segretario regionale di Articolo 1, Pippo Zappulla, che lancia un appello alle forze di opposizione al Governo regionale per la costituzione di un’alleanza capace di guardare al voto. ” L’obiettivo – aggiunge Zappulla – di coinvolgere associazioni, movimenti, mondo della cultura per costruire il Patto per l’Alternativa con l’alleanza, il progetto e la proposta di radicale cambiamento da presentare ai siciliani.
“Oramai è evidente che lo stesso Musumeci ha perso quel minimo di lucidità che gli ha consentito di tenere insieme la barca disastrata, divisa e balcanizzata del centrodestra siciliano e del suo governo e, per responsabilità verso i siciliani, torniamo con forza a chiederne le dimissioni” spiega il segretario regionale di Articolo 1, Pippo Zappulla, che ritiene agonizzante il Governo regionale, travolto dall’inchiesta giudiziaria della Procura di Trapani, culminata con 3 arresti e le dimissioni di Ruggero Razza da assessore regionale alla Sanità, fedelissimo del presidente Nello Musumeci.
Secondo quanto sostenuto dal segretario regionale di Articolo 1, “le reazioni nervose e scomposte alle critiche dell’opposizione e delle forze sociali stanno a dimostrare che 18 mesi di un simile governo siciliano rischiano di rappresentare una sorte di accanimento terapeutico a danno della salute, dell’economia e dei diritti dei cittadini
“Fino a quando Musumeci pensa di poter abusare della pazienza dei siciliani? L’ultimo inaccettabile scandalo sul fronte della lotta al Covid, con 258 morti e oltre 6000 guariti che spuntano dal nulla nei bollettini della pandemia, è la goccia che fa traboccare il vaso della pazienza di tutti, commercianti in particolare. La misura è abbondantemente colma. Ora basta, Musumeci vada via”.
Lo affermano il capogruppo del M5S all’Ars, Giovanni Di Caro, e i componenti della commissione Salute di Palazzo dei Normanni, Francesco Cappello, Salvatore Siragusa, Antonio De Luca e Giorgio Pasqua.