“L’ho già detto in varie circostanze e lo ripeto ora. Per una serie di valutazioni che prescindono dalla persona la signora segretario generale (Patrizia Monterosso ndr) avrebbe fatto bene già da tempo a lasciare. L’ho detto diversi anni fa. Certamente il segretario generale sarà un’altra persona, se dovessimo andare noi alla guida della Regione. Non è una delegittimazione, ma una scelta che ritengo assolutamente pertinente e che rientra nelle autonome valutazioni che farà il Presidente della Regione”.
Nello Musumeci parla già da presidente della Regione e dice a chiare lettere che la dirugenza regionale cambierà con il suo arrivo. Non sarà uno spoil system totale ma mirato. E certamen te la prima a cambiare sarà il segretario generale. “I dirigenti vanno motivati, vogliamo capire chi ha ancora intenzione di scommettere per redimere questa Terra, o chi pensa di andare a lavorare soltanto per percepire lo stipendio – continua Musumeci – dando meno di quanto debba dare e soprattutto senza pathos o coinvolgimento emotivo. In un momento così drammatico serve una dirigenza fortemente motivata, il passo di marcia deve essere uguale. Da una parte quello della burocrazia, dall’altra quello del governo, altrimenti la partita non si vince. Siccome io la voglio vincere, chiederò ai dirigenti, con un rapporto sincero, franco e leale e senza fronzoli di bisogna cambiare registro”.
L’incontro con le parti sociali sella sede della Cisl a Palermo è una occasione per parlare finalomente di politica per Nello Musumeci che non le manda a dire naanche ai 5 stelle. Cancelleri, rivolgendosi a lui aveva detto “Nello sorridi, perché il tuo cuore è intriso di odio”…ma lui non ci sta
“Non so cosa sia l’odio. Non so cosa voglia dire Cancelleri, poveretto, in questi giorni mi sembra un po’ troppo frastornato. Forse voleva dire qualche altra cosa, boh…Io credo che in politica e nella vita l’odio non serva. Peraltro un uomo che è segnato dal dolore non può assolutamente pensare all’odio. Io sono un cristiano, credente, peccatore e con la serenità dei credenti mi confronto con tutti, anche con gli imbecilli e con quelli che si alimentano dell’odio e della disperazione della gente per costruire le carriere politiche proprie e dei familiari”.
Poi una vera e propria dichiarazione programmatica “Io ho sempre detto che prima di affrontare i problemi dell’Isola dobbiamo affrontare il problema Regione, cioè rendere lo strumento Regione efficiente. Credo che per ottenere questo risultato serva un patto forte tra la politica, la burocrazia, le organizzazioni sindacali, con le quali bisogna avere un rapporto improntato al reciproco rispetto ma nella consapevolezza che noi dobbiamo difendere e tutelare i sacrosanti diritti dei lavoratori che vogliono lavorare, che vogliono impegnarsi, che mostrano di avere talento e buona volontà. Sinora temo che sia stato un po’ il contrario. Ho già parlato con alcune organizzazioni sindacali e ho colto in loro una grande disponibilità al dialogo. Tutti siamo convinti che la gravità del momento impone scelte responsabili. Ricordo che quando sono stato presidente della Provincia di Catania per 10 anni non ho avuto una sola ora di astensione dal lavoro da parte delle organizzazioni sindacali. Credo che quel rapporto proficuo e leale, intenso, possa essere riproposto anche se dovessi andare alla guida della Regione. Peraltro l’incontro di oggi rientra non in una mera formalità ma nella esigenza di confrontarci sulle cose più importanti da fare. Mi accosto alle organizzazioni sindacali, a tutte, con lo stato d’animo di chi vuole ascoltare prima ancora che proporre”.
Like this:
Like Loading...
Commenta con Facebook