Liberi dal Covid19 a Natale? Lo spero il presidente della Regione, Nello Musumeci, intento in questi giorni ad assumere più poteri in ambito decisionale grazie ad un disegno di legge presentato all’Ars. Musumeci ha parlato di speranza, di auspicio, anche se la situazione attuale non lascia presagire nulla di buono. Spera che per le festività di dicembre le attività commerciali possano riaprire a pieno regime per affrontare il periodo più vantaggioso dell’anno per gli affari. Lo ha detto nel corso di un’intervista rilasciata a Sky Tg24.
“So che è difficile – ha detto il Governatore siciliano -. Ho incontrato i commercianti e mi hanno detto: ‘fuori c’è il deserto, non possiamo lavorare né a pranzo né a cena. Aspettiamo tempi migliori. Mi auguro che un lockdown nelle prossime settimane possano consentire una riapertura a Natale”. Ma, nonostante le parole colme di speranza, anche Musumeci, in cuor suo, sa che la strada sembra essere segnata. “Sappiamo benissimo che andiamo verso la chiusura totale – ha dichiarato in Tv -. È inutile essere ipocriti ed è inutile fingere di non capirlo. Tutti vorremmo scongiurare questa ipotesi ma tutti sappiamo che appare sempre più ineluttabile”.
Intanto l’assessore all’Economia Armao punta l’accento sul decreto “ristori” che, come ha spiegato, “riconosce sul piano finanziario anche alle Regioni speciali di poter accelerare la spesa, scelta indispensabile per il momento di emergenza che stiamo vivendo e scongiurando il blocco delle risorse di bilancio”. “Per effetto di questa importante norma – prosegue Armao, che con i suoi uffici sta predisponendo una circolare – la Regione Siciliana, potrà utilizzare le quote vincolate e accantonate del risultato di amministrazione, e così immettere più liquidità nel sistema regionale. In questo modo, si potranno attivare le risorse extra-regionali e comunitarie assegnate, sostenendo la reazione alla crisi di famiglie ed imprese. Per la Sicilia, questo si traduce nello sblocco del limite di spesa, indispensabile in un momento in cui la grave crisi pandemica da Covid-19 accentua ulteriormente il divario economico già esistente tra le Regioni, per coprire la spesa europea ed extraregionale e per dare piena attuazione alle misure di legge regionali e stabilità in favore di famiglie, imprese ed autonomia locali. Contiamo adesso di immettere quasi 400 milioni di nuova liquidità anche grazie alla semplificazione delle procedure di spesa appena varate”.