Il presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci, è presente, oggi, all’Assemblea Regionale Siciliana per delle comunicazioni dopo le consultazioni con i vertici dei partiti a seguito del voto dei tre grandi elettori del capo dello Stato. A presiedere la seduta il presidente dell’Ars, Gianfranco Miccichè. Dopo la relazione del governatore vi sarà un dibattito con i capigruppo di dieci minuti ciascuno. Domani, invece, in aula si discuterà dei fondi del Pnrr.
“Voto per Quirinale? Un’offesa alle istituzioni”
“Quel pomeriggio non si votava per un atto programmatico ma era un voto dal valore istituzionale, quello dei tre grandi elettori del capo dello Stato. Quel voto non è stata un’offesa alla mia persona, ma un’offesa all’istituzione che rappresenta la mia persona, ricoperta per volere dei cittadini”. Così il presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci, nel corso della sua relazione all’Assemblea Regionale Siciliana, parlando dell’elezione dei tre grandi elettori del capo dello Stato. Votazione nella quale Musumeci era arrivato terzo, alle spalle del presidente dell’Ars, Gianfranco Miccichè, e del grillino Nuccio Di Paola.
“Nessun partito ha chiesto rimpasto in Giunta”
“Il voto anomalo espresso all’interno della coalizione di governo, è frutto di autonoma iniziativa o un segnale di insofferenza verso chi presiede? Ci sono le condizioni per continuare o meglio chiudere in anticipo? Questi gli interrogativi che mi sono posto quella sera”. Così il presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci, nel corso della sua relazione all’Assemblea Regionale Siciliana, parlando dell’elezione dei tre grandi elettori del capo dello Stato.
“Da qui è nata la scelta di sentire la coalizione – aggiunge -. Ringrazio gli assessori per pazienza e competenza che mettono nel lavoro. E’ un lavoro di verifica fatto per rispetto delle forze del centrodestra. Nessun partito ha chiesto di sostituire la propria rappresentanza in giunta e tutti vogliono lavorare con questo governo fino all’ultimo giorno della legislatura. Significa che quel voto non era frutto di scelte politiche dei partiti. Avevo bisogno di questa conferma. Nessun governo ha garantito stabilità come questo, senza mai un giorno di crisi”.
“Tre grandi obiettivi entro fine legislatura”
“I siciliani vengono prima di ogni questione. Da qui ha fine legislatura abbiamo tre grandi compiti da portare a termine: la Legge finanziaria 2022 con relativo bilancio, il Pnrr e la programmazione 2021-2017. La legge finanziaria che è chiaramente condizionata dall’accordo con lo Stato del dicembre dello scorso anno. Entro il 15 marzo sarebbe importante capire le risorse che abbiamo disponibili. Occorre anche fare chiarezza su alcuni temi, a partire dalla ricandidatura del presidente della Regione. Il tema non riguarda questa Assemblea, ma i partiti del centrodestra e sarà affrontato nei tempi e nei luoghi opportuni”, dice Musumeci.
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