“Quello trascorso è stato un anno impegnativo ma anche un anno d’importanti risultati. Nel 2020 la Sicilia prendeva circa il 9% della ricchezza, oggi cresce del 7%”, esordisce così il presidente della Regione Nello Musumeci nel suo discorso di fine anno, rivolto ai siciliani, pubblicato sulla pagina social della regione. Un lungo discorso in cui Musumeci sprona i siciliani alla speranza e alla certezza di un futuro più roseo per l’isola. Musumeci ha evidenziato come, dopo il lockdown, la Sicilia ha iniziato il suo recupero, dall’export alla occupazione, alle opere pubbliche, gli arrivi turistici. “Non è un caso che per la prima volta da tanti anni gli osservatori finanziari ci guardano in maniera diversa. Non più gli ultimi della classe”, dice il Governatore.
“Dobbiamo essere orgogliosi della Sicilia che stiamo ricostruendo e che in questi anni è riuscita a darsi la programmazione che mancava da vent’anni”. Musumeci evidenzia l’abbandono al precariato, le attenzioni per i giovani, anziani e persone con disabilità. “Un lavoro compiuto da un governo libero da qualsiasi condizionamento esterno”, “La nostra libertà è anche merito delle forze politiche della coalizione”.
“La centralità della Sicilia nei prossimi 10 anni è un fatto essenzialmente economico. Il mondo guarda noi, al ruolo dei nostri porti, con una visione strategica diversa. La new economy sa di avere in Sicilia le piattaforme più importanti. Il Mediterraneo è tornato centrale, lo hanno capito tutti tranne l’Europa che ha deciso di non fare ancora quella partita del futuro che si chiama Africa, un continente oggi conteso da Russia e della Cina. Che tristezza”. Musumeci non lesina dunque critiche all’Europa quindi anche sul fronte dell’immigrazione. “Anche quest’anno ci hanno lasciati soli con gli sbarchi sulle nostre coste cresciuti a dismisura e con essi le morti annunciate di tanti innocenti”.
“La Sicilia dei prossimi 10 anni, sarà una cassaforte colma di risorse. Oltre 50 miliardi di euro” ma “il portone di questo palazzo del governo continuerà a restare chiuso ad affaristi e mafiosi”, “non perderemo un solo euro a disposizione”.
“Vogliamo essere protagonisti nella transizione energetica e digitale con l’obiettivo di realizzare in Sicilia un grande hub di produzione dell’idrogeno”. “Non dobbiamo avere paura di essere ambiziosi. Dobbiamo esserlo perché in questi anni al governo della Regione abbiamo gettato le fondamenta sulle quali costruire un nuovo modello di regione. Il 2022 sarà un anno intenso di risultati”.
Musumeci saluta anche il Capo dello Stato. “A nome di tutta la nostra comunità, voglio dire grazie al presidente Sergio Mattarella. In questi anni ha servito la nazione con saggezza e con grande generosità, siamo orgogliosi di avere avuto un siciliano a capo dello Stato.
Musumeci ricorda il lavoro di medici infermieri, operatori sanitari e amministrativi, i soccorritori del 118, le donne e gli uomini in divisa. “Un particolare pensiero voglio anche rivolgere alle associazioni e ai Volontari della Protezione Civile, un pensiero ai vigili del fuoco che hanno seguito le tante emergenze di questo 2021 fino alla tragica esplosione del Ravanusa e al pietoso recupero delle 9 vittime”.