Palermo

Musumeci attacca il prefetto di Palermo: “Spero sia allontanato”

“Se il premier Conte dice di non avere dato disposizione in questo senso come mi ha detto al telefono, se il capo del cerimoniale dice alla mia struttura di non averne dato disposizione, allora la condotta del capo della Prefettura mi sembra inadeguata al ruolo. Sono portato a pensare che il capo del governo non stia mentendo, quindi o mente il capo del cerimoniale o il Prefetto di Palermo, e allora se così è spero che il prefetto venga allontanato”.

Comincia con una nuova polemica l’intervento del Presidente Musumeci dopo che gli è stato impedito l’accesso all’incontro fra il Presidente del Consiglio e i familiari delle vittime al Policlinico di Palermo.

Musumeci ha parlato con i cronisti a margine della riunione della giunta regionale, riferendosi all’episodio avvenuto nel Policlinico dove gli è stato impedito di entrare nella stanza in cui Conte stava incontrando i parenti delle nove vittime di Casteldaccia (Pa). Per Musumeci l’episodio “costituisce un grave precedente nel momento in cui si tende col neo centralismo romano di condizionare e ridimensionare il ruolo e i poteri e le prerogative della Regione siciliana”.

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“Per due volte il presidente del Consiglio è venuto in Sicilia e il presidente della Regione lo ha appreso col massimo ritardo. Pretendo rispetto non per quello che sono ma per quello che rappresento. Qualcuno lo deve dire a Roma che in Sicilia bisogna venire col cappello in mano”.

Ma poi il governatore affronta i veri temi dell’incontro ovvero i danni, le vitime, il rischio idrogeologico.

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“Il fiume Milicia era tra gli interventi previsti nel 2015 da parte dell’assessorato all’Ambiente: era inserito in un elenco ma ho appurato che non c’era ne’ la copertura finanziaria sufficiente e neppur il progetto, quindi è rimasto sulla carta”.

“Chi parla di sanatoria in casi come questi lo denuncio per crimine contro l’umanità. Basta, abbiamo il dovere di fare tutti la nostra parte, a cominciare dal cittadino, che deve avere rispetto per il territorio ed essere meno egoista”.

“Speriamo davvero che da Roma arrivi una risposta rapida. Abbiamo presentato richiesta per lo stato di emergenza nelle scorse settimane e non abbiamo avuto ancora risposta, ora la integreremo con i danni per l’alluvione di ieri. Dobbiamo capire l’entità dello stanziamento che intende deliberare il Cdm anche per organizzarci noi meglio”.

“Quello che ci preoccupa – dice Musumeci – è anche l’intervento a favore delle aziende private – aggiunge Musumeci – Decine di migliaia di ettari di coltivazioni intensive sono fuori uso, migliaia di imprenditori agricoli piangono dopo un anno di sacrifici, non potendo neppure coprire le spese. Spero che il governo nazionale consenta almeno alle imprese private un intervento concreto, efficace e tempestivo. Anche su questo fronte abbiamo chiesto giorni fa di concedere la deroga per l’ammissione al piano assicurativo”.

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