Salvatore Maltese nasce a Palermo il 14 aprile del 1986, papà imprenditore e madre casalinga, è il secondo di 2 figli. Già da piccolissimo comincia ad interessarsi al mondo della musica grazie anche alla passione in comune con il padre ed è anche per questo motivo che per Salvatore diventa molto semplice avvicinarsi alla musica data la presenza in casa di strumenti musicali quali: chitarra, organo e tastiere, per non parlare degli innumerevoli vinili e cd che il padre aveva raccolto durante la sua vita.
Non passa quindi molto tempo che già Salvatore comincia a strimpellare con la chitarra del padre ed usare le sue tastiere, microfoni e strumentazioni varie, inizialmente come gioco ma, piano piano, nota piacere ed interesse nel sentire quella musica da lui improvvisata.
Di solito cantava nel salotto di casa su basi musicali ”New age” dove vi improvvisava i primi testi e canzoni e da qui nascono le sue prime composizioni delle quali, purtroppo, oggi non ve n’è più traccia. Col tempo capisce che in lui c’è una voglia di suonare, scrivere e comporre e, ad appena 11 anni, compone la sua prima canzone: ”Ti cerco”, ovviamente un brano molto semplice data la giovane età, che però racchiude una vena romantica che delineerà la strada delle future canzoni che Salvatore comporrà.
Intanto prende lezioni private di pianoforte e impara il solfeggio e partiture con l’obiettivo di iscriversi al Conservatorio di Musica cosa che, purtroppo, non avverrà a causa delle selezioni a numero chiuso. Questo non demoralizza il giovane Salvatore che, imperterrito, continua a suonare e scrivere canzoni cominciando ad imparare da autodidatta, seriamente, a suonare la chitarra.
”Mi mettevo con gli spartiti di altre canzoni davanti e, piano piano imparavo gli accordi, fino a rendere quei movimenti da impacciati e lenti a veloci e spontanei. Così imparai a suonare la chitarra”.
Il giovane continua ad usare la musica come valvola di sfogo: maturità, delusioni, crescita interiore e amore, sono le motivazioni che lo spingono a scrivere e comporre canzoni. Comincia a fare sentire per la prima volta le proprie canzoni ai suoi amici e parenti ricevendo, con molto stupore e piacere, apprezzamenti e pareri positivi che innescano in lui una carica e una voglia di far sentire la propria musica che prima di allora non aveva mai avuto.
All’età di 17 anni, grazie all’aiuto del musicista/compositore Graziano Mossuto in quel di Favara (AG), incide ”Ho perso la testa per te”, un brano molto energico e movimentato e, con questo brano si presenta alla manifestazione canora ”Castrocaro” dove ha l’opportunità di frequentare un corso di 3 giorni che gli permette di conoscere il mondo della musica e della discografia sia italiana che mondiale.
In quell’occasione il compositore e discografico indipendente, Elio Polizzi, invitò Salvatore a provare un “tema musicale” su una base improvvisata dallo stesso Polizzi, esortandolo a non concentrarsi tanto sulle parole poiché quello che interessava non era il testo, bensì il tema musicale, ovvero il suono che il testo crea. Quindi gli consigliò di cantare improvvisando un ”inglese imperfetto ed inventato” e Salvatore, non sapendo parlare a quell’epoca neanche l’inglese perfetto, iniziò a cantare inventando delle parole che tutto sembravano fuorché inglese.
Alla fine del canto, Polizzi, invitò i presenti ad applaudire l’esibizione, spiegando loro che Salvatore Maltese possedeva quello che in un italiano inventato dallo stesso, può definirsi “musicalità”, ovvero la capacità di creare un tema musicale in totale semplicità. Questo, ovviamente, diede al giovane molta carica ed orgoglio sebbene, alla fine, non superò le selezioni finali.
Ma Salvatore non si perde di coraggio e volendo far sentire la propria musica, partecipa a vari concorsi canori, tra i quali “Cantazzurro” nel 2006 e il “Cantamare” del 2016, del patron Gianni Contino, che gli permise di cantare anche a New York, in occasione dell’annuale “Festival Of Song”; “una delle esperienze più belle della mia vita canora!”, sottolinea il giovane cantautore che nel 2015, con Riccardo Dalli Cardillo, insegnante, musicista e arrangiatore, inizia il progetto di incisione del suo primo Album che si conclude solo nel settembre 2018, dovuto al fatto che il giovane autore ha dovuto auto finanziare il proprio progetto che, alla fine, prese il nome di ”DIAVOLI A META”’, titolo dall’omonima canzone presente nello stesso CD, che contiene ben 11 brani.
”Bisogna essere sinceri e onesti, prima di tutto con se stessi e di conseguenza con le altre persone. Per questo io ritengo di non avere un’ottima voce, una di quelle che se la ascolti rimani a bocca aperta. Certo sono intonato e, credo di avere un buon prodotto artistico… e questo lo dico anche perché molte persone che ascoltano le mie canzoni le ritengono orecchiabili e belle. Poi se alla fine riuscirò a suscitare emozioni, almeno ad una persona allora, e solo allora, potrò ritenermi soddisfatto….Intanto, mi appresto a creare il mio secondo CD”.