Dalla Fiera del Mediterraneo di Palermo, in corso di svolgimento sino al 5 giugno, arriva troppo rumore ed i residenti protestano. Gli spettacoli che si svolgono la sera, e la musica proveniente dagli stand supererebbero infatti il limite massimo di decibel previsto dal regolamento cittadino sulla movida. A sollevare il caso sono i consiglieri comunali Salvo Alotta del Pd e Giuseppe Federico di Forza Italia.
“Il problema non è la fiera, il problema è la miopia dell’ amministrazione comunale – spiega Alotta al Giornale di Sicilia. Questo è stato il primo banco di prova del regolamento che ignora il ruolo ricreativo culturale sociale dei luoghi di ritrovo, locali serali compresi, che non vanno contrastati ma aiutati. Il regolamento non va bene e ne è la prova il numero esagerato di deroghe concesse. È necessario stravolgere adesso la delibera presentata sul piano di zonizzazione acustica che così com’ è prosegue in questa lotta sbagliata contro una sana movida degna della quinta città d’ Italia”.
Dice la dirigente delle Attività Produttive, Maria Mandalà: “Noi abbiamo rilasciato l’ autorizzazione all’utilizzo dei padiglioni. Altro non sappiamo. Gli organizzatori avrebbero dovuto chiedere una deroga all’ ufficio Ambiente, ma questo non è di nostra competenza”.
Medifiere fa sapere che gli espositori che hanno contravvenuto alle regole sono stati richiamati all’ordine e al rispetto dei limiti stabiliti per legge. Sarà nostra cura – continua il comunicato – vigilare ancor di più sull’operato dei nostri standisti. L’organizzazione si scusa per i disagi arrecati ai residenti. La Fiera, come in tutte le città del mondo, si sa, muove grandi bacini di utenti, nel caso della Fiera del Mediterraneo, 150 mila presenze solo nella prima settimana, e schiamazzi e confusione si creano inevitabilmente. Anche se crediamo – conclude Medifiere – che forse era molto più assordante il silenzio dei tempi in cui la Fiera era chiusa e abbandonata e non gli schiamazzi di una Fiera tornata in vita”.
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