Se n’è parlato tanto e si continua a parlarne, e approfittando di una splendida giornata estiva, siamo andati a visitarlo. Ad Aspra (Bagheria), al n. 1 di Via Cotogni (alla fine di Via Gabriele D’Annunzio) ha sede “Il Museo dell’acciuga”.
Il museo aperto da oltre venti anni per iniziativa dei fratelli Balistreri
Nato oltre venti anni fa per iniziativa dei fratelli Michelangelo e Girolamo Balistreri, il museo custodisce l’antica arte della salatura delle acciughe già nota nell’antico medio evo. I siciliani recatisi nei Paesi Baschi insegnarono agli spagnoli la tecnica per rendere gustose le acciughe, che hanno una limitata capacità di conservazione.
Opere di circa sessanta artisti, la mostra permanente “Il legno racconta”
Nei vari spazi dei museo è possibile ammirare l’arte di circa sessanta artisti: molti pezzi di barche, logorati dal mare, sono stati impreziositi come si evidenzia nella mostra permanente dal titolo “Il legno racconta” dello scultore bagherese e socio volontario Francesco Maglio. Altri soci sono Antonino Cazzetta che ha realizzato quadri e oblò con foto che, dotati di luci led, attraverso musiche e canzoni raccontano gli antichi borghi marinari; il chitarrista Francesco Maria Martorana ed ancora l’artista Emilio Costanzo che, con molta pazienza, realizza vasi, animali, macchinette ed altri originali oggetti, usando i… “gratta e vinci”. Collaborano al Museo anche Vincenzo Sardina e Maurizio Figlia.
La piazza Filippo Salvi
Anima del Museo è la Piazza Filippo Salvi che Michelangelo Balistreri ha voluto intitolare al Maresciallo dei Ros morto a 36 anni, ad Aspra il 13 luglio 2007, nell’adempimento del suo dovere. Nella piazza è possibile visitare lo stand dedicato a Mario Picciurro, disegnatore grafico che realizzò numerose immagini per le lattine della Salerno Poligrafica.
Gli stand e il padiglione “Cine Trieste”
Passando la piazza si succedono una serie di stand. Nel padiglione “Cine Trieste” si ammirano una serie di poltroncine che sulla spalliera recano nomi illustri di scrittori, artisti, attori scomparsi (Angelo Musco, Rosa Balistreri, Leonardo Sciascia, Franchi e Ingrassia, Gigi Burruano, Antonello Da Messina…) e una foto del regista Giuseppe Tornatore con il poeta Ignazio Buttitta. In mostra anche l’elica della Motobarca “Lupo di S. Francesco”, trovata a Porticello il 3 maggio 2018. Accanto al museo c’è il “Fish Shop”, locale appartenente a Balistreri, che vende numerosi prodotti ittici.
Il museo visitabile a ingresso gratuito
Meta di turisti e scolaresche, il Museo si può visitare su prenotazione dal lunedì al venerdì, dalle ore 10:00 alle ore 12:00 e dalle ore 16:30 alle 19:00; il sabato dalle ore 10:00 alle ore 12:00. L’ingresso è gratuito e le eventuali offerte, saranno devolute a persone bisognose. Per info rivolgersi ai numeri 091-928192 o al 3357443901.
(foto di Aldo Di Vita)
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