Geolocalizzazione degli autobus, non è tutto apposto. O almeno, non ancora. Come da titolo, “Muoversi a Palermo“, il programma che servirà a tracciare i mezzi pubblici di Palermo in modo da dare dati certi all’utenza sui tempi di percorrenza degli stessi, è ancora in alto mare. I tecnici stanno lavorando sotto traccia ormai da oltre due mesi, ovvero da quel day one dell’11 maggio in cui fu dato avvio alla fase sperimentale. Ma come un cittadino palermitano che attende il proprio autobus per andare a lavoro o per tornare a casa, i tempi per la definizione del programma sono ancora incerti. Probabilmente si dovrà attendere la fine dell’estate per vedere l’applicativo essere vicino al suo pieno potenziale. Un sistema che in futuro gioverà anche dell’installazione delle paline elettroniche alle fermate, alcune delle quali sono state peraltro posizionate nelle scorse settimane.
App ancora in fase sperimentale
L’app, secondo Sispi, funziona. Ma se questa è un’affermazione vera da un punto di vista strutturale, non si può dire lo stesso sul fronte operativo. Quello che in gergo tecnico viene definito “frontend”, ovvero ciò che vede l’utente che utilizza il programma. Sotto quest’ultimo aspetto, almeno per il momento, “Muoversi a Palermo” risulta essere come una persona il cui cuore batte ma con un encefalogramma praticamente piatto. Ovvero, il programma è funzionante ma non è operativo, almeno per l’utenza. E’ chiaro che l’applicativo è ancora in una fase sperimentale e che quindi i tecnici stanno lavorando sul sistema per renderlo fruibile al 100%. Tuttavia non si conoscono ancora i tempi di questa fase di beta-testing dell’app, finanziata con fondi PON METRO all’interno del progetto “City Compass“.
La geolocalizzazione delle linee non è ancora disponibile su quasi tutte le tratte disponibili. Problemi che non permettono, a volte, di caricare gli itinerari e il sistema di fermate. Un progetto ambizioso e che mira a contribuire a rendere più efficiente il servizio di trasporto pubblico, oggetto negli ultimi anni di diverse critiche da parte dell’utenza. Alcuni problemi sono stati risolti, leggasi il potenziamento del personale e, di conseguenza, dei mezzi. Altri però sono ancora da attenzionare, come i collegamenti con le periferie o, come sopra ricordato, il tracciamento dei bus in tempo reale. Un sistema presente in diverse città italiane e che, si spera nel più breve tempo, possibile, lo sarà anche a Palermo. Intanto però l’utenza aspetta, non solo alle fermate, ma anche online.
L’interrogazione consiliare
A tal proposito, il gruppo consiliare del M5S aveva presentato un’interrogazione diretta all’azienda Sispi, partecipata del Comune che si sta occupando della gestione dell’applicazione. La risposta è arrivata il 21 giugno, in una lettera firmata dalla presidente Giovanna Gaballo. La dirigente della società, a specifica domanda dei consiglieri, ha chiarito che “l’app è già funzionante. La durata della fase sperimentale non è stata definita al fine di monitorare efficacia ed efficienza dello strumento. Gli uffici competenti stabiliranno quando l’app verrà rilasciata in esercizio”. In realtà, il programma è già scaricabile sia su Play Store che su Apple Store, ma si trova ancora in una fase sperimentale, ovvero alla versione 1.2.1.
La storia di “Muoversi a Palermo”
In merito al progetto di sviluppo di “Muoversi a Palermo”, l’esponente di Sispi ha chiarito che “la componente software di base dell’app in questione è stata acquisita in riuso dalla Provincia Autonoma di Trento ed è stata appositamente personalizzata ed integrata da Sispi con il Sistema AVM centrale del Trasporto pubblico “SiCAT” del Comune di Palermo, soggetto beneficiario del suddetto progetto finanziato”. Operazioni oltre alle quali Sispi ha collaborato proficuamente con alcune aziende esterne. “Per le necessarie attività di implementazione e configurazione dell’app, Sispi ha fatto ricorso anche a servizi professionali esterni altamente specializzati per lo sviluppo delle componenti software connesse alla mobilità da parte dei fornitori Almaviva S.p.A. e M.A.I.O.R. s.r.l.“.
Il progetto e le consulenze esterne
Lavori di digitalizzazione sul servizio che non stanno costando nulla al Comune di Palermo, visto che l’intero intervento ” rientra tra le azioni previste all’interno dal PON Metro Palermo Asse 2 Progetto “City Compass” e, pertanto, tutte le connesse attività sono realizzate nell’ambito agli appositi finanziamenti senza costi aggiuntivi per l’Amministrazione”. Una misura, la “City Compass” per la quale sul sito di Sispi risultano alcune voci di spesa. Come quelle relative al sistema di pianificazione dei servizi (Planning and Scheduling) riconosciute alla Maior S.r.l., per una cifra di circa 39.500 euro. Investimento a cui si affiancano la richiesta di fornitura di licenze software per sistemi operativi (32.000 euro); la fornitura dei server con relativa installazione, configurazione, formazione, manutenzione e assistenza in garanzia per 36 mesi (148.000 euro); la fornitura di licenze VMWARE (86.000 euro).
La più importante voce di spesa riguarda quella relativa ai servizi di realizzazione e gestione di Portali e Servizi on-line affidata ad Almaviva S.p.A., per un cifra vicina ai 968.000 euro. Quante di queste somme siano state direttamente rivolte al progetto dell’App in questione non è dato saperlo visto che, nella risposta fornita da Sispi agli esponenti di Sala delle Lapidi, non ci sono dati utili in tal senso.
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