Il vigile urbano gli aveva detto che sarebbe bastato spostarsi per non incorrere in alcuna multa. Quest’ultima invece, era arrivata puntuale e immancabile.
L’agente della polizia municipale di Palermo, Giovanni Ferina, è stato così condannato in secondo grado a 8 mesi, pena sospesa, mentre in primo grado si era beccato due anni.
Il vigile sarebbe colpevole di aver fatto una ‘multa a tradimento’ nel marzo del 2014, tra viale Lazio e viale delle Alpi, a Claudio Bajardi, infermiere di 44 anni.
Ferina non solo dopo aver rassicurato l’automobilista gli aveva fatto la multa lo stesso, ma avrebbe violato il codice penale: perché nell’atto amministrativo era stata rilevata la sosta in doppia fila (circostanza non vera) e il conducente sarebbe stato dato per assente al momento della verbalizzazione, quando invece si era presentato per spostare l’auto.
Bajardi, dopo avere ottenuto l’ annullamento della sanzione da parte del giudice di pace, ha denunciato in sede penale Ferina.
Ricorrerà in Cassazione l’ avvocato Vincenzo Lo Re, che anche in secondo grado ha ribadito che la multa si riferiva aun comportamento di Bajardi successivo rispetto al momento in cui c’ era stato il primo blitz dei vigili: l’ infermiere cioè si sarebbe solo spostato dalla prima sosta irregolare (a spina di pesce, in curva, fuori dagli spazi assegnati) e si sarebbe messo in doppia fila da un’ altra parte, sempre in viale delle Alpi, non lontano dall’ angolo con viale Lazio. Ciò nonostante, i giudici hanno accolto le tesi del pg Anna Palma e del legale di parte civile, l’ avvocato Fabrizio Bellavista. Ferina dovrà pagare le spese del grado di giudizio, mentre per la liquidazione del danno si dovrà andare davanti al giudice civile.
ma poi era arrivata la multa. Determinanti le testimonianze di un parente, del portiere dello stabile, di un’ altra automobilista: l’ infermiere ha dimostrato così di essere stato presente e che la sua auto non era in doppia fila.