L’effetto dello stupro shock a Palermo produce le prime risposte delle istituzioni, la movida Palermitana torna sotto strettissimo controllo. In questi giorni la polizia municipale ha impresso una nuova stretta nelle zone della movida, le stesse da cui sarebbe partita poi la vicenda dei 7 giovani coinvolti nello stupro della 19enne. Gli agenti sono intervenuti in via Maqueda e nella zona attigua a piazza Villena (Quattro Canti) dove sono stati ispezionati otto locali.
Cosa è stato riscontrato
All’atto del sopralluogo, dal controllo visivo, formale e documentale, ben 6 attività non risultavano in regola. In particolare si fa riferimento alle prescrizioni del codice della strada e quelle del regolamento comunale. Le violazioni riscontrate sono quelle relative all’articolo 20 del codice della strada, con l’occupazione abusiva di una porzione di suolo stradale con arredi e attrezzature a servizio dell’attività. Ma anche quelle inerenti al regolamento Dehors, le strutture precari con tavolini all’esterno dei locali. In totale ammontano a 3 mila euro le sanzioni elevate.
Ieri la discesa in campo della prefettura
Il caso dell’orribile stupro al Foro Italico di Palermo ha spinto ieri il prefetto di Palermo Maria Teresa Cucinotta a convocare un comitato per l’ordine pubblico e la sicurezza. Appuntamento fissato per domani, venerdì 25 agosto, alle 10. “Nel corso dell’incontro sarà approfondito, anche alla luce dei recenti fatti di cronaca – dice la prefettura – , il tema della sicurezza nelle aree della movida”. L’obiettivo è quello di procedere, d’intesa con le forze di polizia e l’amministrazione comunale, ad un’analisi congiunta della problematica. Il riferimento è alla violenza di gruppo nei confronti di una ragazza palermitana per cui sono indagati 7 giovani. Ma questa iniziativa prende spunto in seguito anche ai numerosi episodi di violenza e criminalità avvenuti nelle settimane scorse nel centro di Palermo e nei luoghi più frequentati dai giovani.
La petizione con boom di adesioni
Intanto è boom di adesioni alla petizione in cui si chiedono pene dure per gli autori dello stupro al Foro Italico di Palermo. Iniziativa che è partita nelle 24 ore successive alla notizia della scarcerazione di uno dei 7 indagati. Vittima una ragazza di 19 anni che, secondo la ricostruzione degli inquirenti, avrebbe subito violenze terribili dal branco. Ad essere state raccolte ben 45mila firme sulla piattaforma di Change.org. Ad avere lanciato la petizione Damiano D’Andrea con lo slogan “si scrive donna, si legge vita”, per chiedere pene esemplari per chi commette violenza contro le donne.
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