Anche nel corso di questo fine settimana hanno avuto luogo, come di consueto, i controlli congiunti svolti dalla Polizia di Stato, Carabinieri, Polizia Municipale e personale dell’Asp, riconducibili al protocollo di sicurezza denominato “Alto Impatto”. L’attività si è concentrata nelle aree cittadine interessate dal fenomeno della movida: via Chiavettieri, via dei Cassari, Piazza Marina, Piazza Caracciolo e Piazza San Domenico.
Più di 160 persone identificate a Palermo
Sono state complessivamente identificate 163 persone, di cui 16 con precedenti di polizia, e sottoposti a controllo diversi pubblici esercizi, oltre che elevate sanzioni amministrative per l’ammontare complessivo di 13.904 euro per accertate carenze igienico-sanitarie, omessa comunicazione dehors, occupazione del suolo pubblico, nonché mancanza di SCIA sanitaria con annesso sequestro amministrativo di due locali. Inoltre, sono stati indagati in stato di libertà i titolari di due pubblici esercizi per occupazione del suolo pubblico, ex artt. 633 e 639bis c.p. Particolare attenzione è stata rivolta alla prevenzione e alla repressione di quei fenomeni connessi all’abuso di sostanza alcoliche .
A tal proposito, con l’ausilio di strumentazione tecnica della Polizia Stradale, sono stati effettuati posti di controllo in viale dell’Olimpo e all’interno del Parco della Favorita per assicurare che la popolazione giovanile e non guidi in condizione di sicurezza. Nel corso del dispositivo di sicurezza sono state controllate 35 persone e 16 veicoli, effettuati 16 controlli con etilometro e 1 con drug test, oltre che elevate 3 sanzioni amministrative per infrazioni al C.d.S.
I servizi di controllo del territorio ad “Alto Impatto “ avranno carattere di continuità e proseguiranno anche nei prossimi giorni.
I controlli a Catania
Sempre più affollate, nelle serate del fine settimana, le vie del centro storico cittadino e, specialmente con l’avvicinarsi delle festività natalizie, sono molti coloro che indugiano nelle strade della “movida” fino a tarda ora. Tra loro, infatti, moltissimi giovani della città di Catania ma anche provenienti da vari centri della provincia. Un affollamento che condiziona la viabilità delle aree interessate e desta nei residenti un senso di preoccupazione con possibili ricadute sulla percezione di sicurezza.
Pertanto, attuando le direttive del Ministro dell’Interno e secondo quanto concordato in sede di Comitato per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica tra il Prefetto di Catania ed i vertici provinciali delle Forze di polizia, per assicurare la dovuta tutela a cittadini e turisti, ai clienti dei locali, ai residenti ed ai titolari delle numerose attività commerciali, visti i risultati positivi ottenuti nelle scorse settimane, con ordinanza del Questore di Catania sono stati predisposti mirati servizi interforze di vigilanza e di ordine pubblico.
I dispositivi realizzati hanno operato su tre diverse zone di intervento – al cui interno si trovano numerosi pub, locali di somministrazione di alimenti e bevande nonché consueti luoghi di ritrovo – in un’area compresa tra piazza Vincenzo Bellini, via Antonino Di Sangiuliano, via Landolina, via Coppola, piazza Federico di Svevia e zone limitrofe, via Gemellaro, via Santa Filomena, via Umberto, via Pacini e piazza Carlo Alberto.
In tutte le aree operative, i servizi sono stati eseguiti da agenti della Questura di Catania, della Polizia Scientifica e della Polizia Stradale, da militari dell’Arma dei Carabinieri e della Guardia di Finanza e da pattuglie della Polizia Locale che, coordinati da un Funzionario della Polizia di Stato, hanno vigilato sulla situazione e, in particolare, effettuato un’intensa attività di osservazione sul transito e lo stazionamento nelle aree pedonali, al fine di prevenire comportamenti improntati all’illegalità.
Multe e sequestri
Nel corso dei servizi, inoltre, è stata eseguita una capillare perlustrazione delle piazze e delle vie circostanti, alternata alla realizzazione di molteplici posti di controllo. Le pattuglie della Polizia Locale, in particolare, hanno svolto mirati servizi per contrastare le violazioni in materia di sosta.
Sia nella zona circostante piazza Bellini che sull’area intorno al Castello Ursino, gli equipaggi sono stati dislocati in modo da evitare l’accesso alla zona pedonale dalle strade laterali, soprattutto di motocicli, ma anche per vigilare sulle condotte degli avventori, al fine di prevenire e contrastare fenomeni di illegalità diffusa, come lo spaccio di stupefacenti o l’abuso di alcolici tra i giovani. in piazza Bellini, inoltre, gli agenti della Polizia Stradale, con il camper, hanno eseguito soprattutto controlli del tasso alcolemico.
Complessivamente, solo nel corso dei servizi serali sono state controllate 80 persone e 18 veicoli, tra cui molti ciclomotori e motocicli. Sono state 16 le sanzioni applicate per le violazioni di norme del Codice della Strada: tra queste, sono state 8 le sanzioni per sosta vietata, 3 sono quelle elevate per la mancanza del casco protettivo con relativo fermo amministrativo del motociclo, 1 per la mancanza di copertura assicurativa, con relativo sequestro amministrativo del veicolo.
Sono state, invece, 12 le verifiche amministrative eseguite dalla Polizia Amministrativa della Questura e dal settore Annona della Polizia Locale nei confronti di attività insistenti all’interno delle aree individuate. Sono state contestate diverse sanzioni tra cui 1 per mancata tracciabilità di prodotti ittici, 1 per mancanze igienico-sanitarie, 1 per omessa esposizione della SCIA, 1 per occupazione suolo pubblico, 1 per omessa esposizione della tabella alcolici e 1 per diffusione musicale oltre l’orario consentito.
Un fermo in… mutande
Al dispositivo di sicurezza dispiegato sul territorio, si è affiancata anche l’attività dei poliziotti in borghese della Squadra Mobile – Sezione “Falchi” che sono intervenuti nei confronti di un 17enne che circolava all’interno dell’area pedonale di piazza Vincenzo Bellini a bordo di una moto la cui targa era stata coperta con un paio di “boxer”. Il giovane è stato immediatamente raggiunto e bloccato e indagato in stato di libertà per il reato di occultamento di atti veri ai sensi dell’art. 490 del Codice penale. Al termine delle procedure di rito, il minorenne è stato affidato ai genitori.
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